Si vive meglio a Trento| Agrigento all'ultimo posto - Live Sicilia

Si vive meglio a Trento| Agrigento all’ultimo posto

La città siciliana risulta carente in lavoro, ambiente, istruzione, tempo libero e turismo.

I DATI DI ITALIAOGGI
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E’ Trento la città italiana che sale sul podio per la qualità della vita nel 2019. E’ quanto emerge nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla sua ventunesima edizione. La provincia autonoma è al primo posto per gli affari e il lavoro, l’ambiente, l’istruzione, il tempo libero, il turismo. All’ultimo posto Agrigento, risultata carente quasi sotto tutti gli aspetti. Dai primi 68 posti della classifica non compaiono città del Sud.

Le prime dieci province in testa alla classifica per qualità della vita appartengono, ancora una volta, al Nordest o al Nordovest: dopo Trento, ci sono Pordenone, Sondrio, Verbano-Cusio-Ossola, Belluno, Aosta, Treviso, Cuneo, Udine e Bolzano, che scende dal primo al decimo posto rispetto al 2018.  Per incontrare le prime province del Sud bisogna scorrere la classifica fino ad arrivare al 69 e al 70 posto, dove compaiono le lucane Potenza e Matera. Nel Mezzogiorno e nelle Isole, il buon vivere è ancora un miraggio: in 35 province su 38 la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente (nelle rimanenti tre è accettabile). Il che significa, in termini di popolazione, che il 44% degli italiani vive con una qualità di vita insoddisfacente. Al contrario, nel Nordest, in 22 province su 22 la qualità della vita è buona o accettabile, in nessuna scarsa o insufficiente. Nel Nordovest, la qualità è buona o accettabile in 23 su 25 province (solo in due scarsa). Nell’Italia Centrale si registra una situazione stabile: in 14 su 22 la qualità della vita nel 2019 è accettabile.

Le performance di alcune grandi città nel 2019 migliorano: Roma risale dall’85 al 76 posto; Milano dal 55 al 29, Torino dal 78 al 49; Bologna dal 43 al 13. Per quanto riguarda Napoli, il salto è dal 108 al 104 posto: considerando che però il numero di province analizzate si è ridotto da 110 a 107, si tratta di una conferma. La provincia partenopea resta terz’ultima, seguita solo da Crotone e Agrigento.

Pordenone è la provincia più sicura d’Italia, confermando gli ottimi piazzamenti già conseguiti nelle passate edizioni dell’indagine, mentre Rimini è l’ultima. Seguono, nell’ordine, Treviso, Vicenza e Aosta, che a loro volta confermano la loro presenza nelle zone alte della classifica. L’esame della mappa della criminalità denota anche una sostanziale stabilità nelle posizioni di coda. Infatti, quest’anno le province in cui la situazione con riferimento a reati e sicurezza è risultata buona o accettabile ammontano a 63, un risultato quindi stabile nel tempo e molto positivo. Delle 29 province comprese nelle posizioni di testa, come lo scorso anno, 8 sono dislocate nel Nordovest. Otto sono le province del Nordest, contro le 6 della passata edizione, fra cui Trento in Trentino-Alto Adige; Treviso, Vicenza, Rovigo e Belluno in Veneto; 3 delle 4 province del Friuli-Venezia Giulia a eccezione di Trieste. Tre province nell’Italia centrale, due in meno rispetto allo scorso anno, rispettivamente Ascoli Piceno e Pesaro-Urbino nelle Marche e Rieti nel Lazio, che conferma gli eccellenti piazzamenti delle passate edizioni dell’indagine. Infine, fra le posizioni di testa figurano 10 province del Mezzogiorno, come lo scorso anno. Vi figurano Chieti, L’Aquila e Teramo in Abruzzo, Benevento in Campania, Matera in Basilicata, più le 5 province sarde. E’ Sondrio la città si classifica al primo posto per l’ambiente, seguita da Trento, Verbano-CusioOssola e Mantova. Appartengono al gruppo di testa 9 province del Nordovest (Verbano-CusioOssola, Cuneo e Biella in Piemonte; 6 delle 12 province/città metropolitane lombarde, nell’ordine Sondrio, Mantova, Brescia, Monza e Brianza, Bergamo e Lodi), 8 province del Nordest (Trento in Trentino-Alto Adige; Padova, Treviso, Belluno e Vicenza in Veneto; Udine e Pordenone per il FriuliVenezia Giulia; Modena per l’Emilia-Romagna), 2 province dell’Italia centrale (Prato in Toscana; Macerata nelle Marche), mentre le restanti 2 province censite nel gruppo di testa sono dislocate nel Sud e nelle isole, la neoistituita provincia sarda del Sud Sardegna e Cosenza in Calabria.

Isernia si classifica al primo posto nella dimensione del sistema salute, che riguarda la dotazione di strutture sanitarie. A seguire nelle posizioni di testa Catanzaro, Cagliari e Ancona. All’ultimo posto si piazza Vibo Valentia. E’ quanto risulta nella classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla sua ventunesima edizione.

Milano apre la classifica sul tenore di vita e a seguire nel gruppo di testa troviamo Bologna, Monza e Brianza e Trieste. Chiude la classifica Crotone. Tra le 28 posizioni di testa figurano quasi esclusivamente province dell’Italia settentrionale. Le 23 province censite nel gruppo di coda, viceversa, sono tutte dislocate nell’Italia meridionale e insulare. Siena invece si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle cinque passate edizioni, così come Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, mentre Grosseto si piazza in quinta posizione. Il gruppo di testa comprende 21 province ed è caratterizzato da una notevole stabilità nel tempo, con una presenza pressoché esclusiva di province dell’Italia centro-settentrionale, a eccezione della provincia di Sassari in rappresentanza dell’Italia meridionale e insulare. Chiude la classifica, come negli anni passati, Crotone.(ANSA).


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