PALERMO – Siccità, più acqua convogliata nell’invaso di Scanzano, nel Palermitano, e nella condotta Landro-Lago Arancio, nell’Agrigentino, grazie alle attività messe in campo dalla Regione Siciliana.
“Proseguono – dice il presidente della Regione Renato Schifani – gli interventi pianificati dalla cabina di regia per l’emergenza idrica che ho voluto costituire per dare risposta alle criticità delle infrastrutture idriche nell’Isola. Andiamo avanti con determinazione e vigiliamo con attenzione sull’attuazione di quanto previsto. Gli interventi realizzati in questi due comprensori, in pochi mesi, evidenziano quanto sia essenziale la manutenzione degli impianti”.
Siccità, Schifani: “Proseguono gli interventi
“Continuiamo a sollecitare – aggiunge il presidente della Regione – i nostri tecnici affinché le strutture esistenti siano riportate in efficienza, non si perda acqua e si ottenga maggiore capacità da destinare a usi potabili o irrigui”.
“Grazie ai lavori di pulizia lungo le aste fluviali e al ripristino delle traverse realizzati dagli uffici del Genio civile di Palermo e Agrigento – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò – incardinati nel Dipartimento regionale tecnico, quali soggetti attuatori degli interventi approvati dalla cabina di regia, è stato possibile garantire un maggiore approvvigionamento idrico potabile al sistema metropolitano di Palermo ed evitare sversamenti in mare nel territorio agrigentino, mettendo a disposizione del Consorzio di bonifica acqua per l’irrigazione delle campagne”.
La mappa degli interventi
In dettaglio – dice la Regione -nel Palermitano sono stati effettuati interventi di pulizia del canale allacciante della traversa “Catagnano”, affluente del bacino secondario dell’invaso Scanzano, nel territorio di Monreale.
Le opere progettate comportano una spesa complessiva di 1 milione di euro. Le attività di svuotamento e pulizia dai detriti sono già state completate a dicembre 2024.
In attesa di dare esecuzione alle altre opere previste su richiesta del dipartimento regionale Acqua e rifiuti, lo scorso gennaio sono state aperte le paratoie sulla presa Catagnano, consentendo di convogliare notevoli quantitativi di acqua all’invaso Scanzano, grazie alle piogge della stagione invernale.
Nell’Agrigentino – continua la Regione – i lavori di rifunzionalizzazione della traversa Landro, per la riattivazione del sistema di adduzione del lago Arancio, sono stati avviati lo scorso gennaio e si concluderanno a maggio, ma sono stati già completati per l’80 per cento. Il progetto prevede interventi per un importo di 320 mila euro.
Ad oggi sono stati ripristinati i meccanismi idraulici, effettuata la pulizia di alcuni tratti dei torrenti Landro, San Giacomo e dei Mulini, e sono state effettuate riparazioni di diversi tratti della condotta. È così stato possibile attivare le traverse e immettere acqua nella condotta con una portata di circa 200 litri al secondo, evitando di farla defluire verso il mare.
Installate le motopompe nel basso Belice
Scaturisce da un finanziamento di mezzo milione di euro l’installazione, da parte del Consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, di motopompe che, prelevando acqua dal fiume Belice potranno permettere l’irrigazione dei terreni agricoli del versante della parte bassa del bacino. La zona interessata è quella ricadente nel comune di Castelvetrano.
Questo intervento si aggiunge agli impianti già installati nei mesi scorsi nel comprensorio agricolo di Ribera. Quell’intervento fu fatto per evitare che l’acqua del fiume Verdura potesse finire in mare permettendole, invece, di irrigare gli agrumeti di quella zona, in grave sofferenza.
“Per questi due interventi di Ribera prima, e di Castelvetrano oggi – dice il commissario del Consorzio Baldassare Giarraputo – l’assessorato regionale all’Agricoltura ha stanziato complessivamente un milione di euro, 500 mila per il Riberese, 500 mila per il Basso Belice. Le motopompe in funzione da oggi a Castelvetrano, serviranno all’impianto di sollevamento del Basso Belice che qualche anno fa era stato danneggiato dai vandali”.
“I produttori agricoli di quell’area ci hanno chiesto una soluzione tecnica per avere l’acqua perché vogliono mettere a dimora le piante ortive. Abbiamo ragione di ritenere – conclude Giarraputo – che attraverso questo intervento potremo evitare di fare ricorso immediato all’acqua del lago Arancio. Contiamo di disporre di quella risorsa in vista della stagione estiva”