Sicilia, allarme ricoveri: il dato choc dei non vaccinati

Sicilia, allarme ricoveri: il dato choc dei non vaccinati

Una nuova conferma. Il peso maggiore sulla Sanità è quello dei non vaccinati.

Il Dasoe, il dipartimento della Regione che segue l’andamento della pandemia e offre una lettura più approfondita dei contagi, di settimana in settimana, ha suonato la campana dell’allerta. I contagi in Sicilia crescono, i ricoveri pure. La variante Omicron non c’entra, perché non si è ancora manifestata nella sua pienezza, rimanendo circoscritta, finora, a pochi casi, anche se non è scontato che siano così pochi. Non siamo davanti al nuovo che avanza, ma la situazione è in evoluzione peggiorativa. Perché? Lo stesso Dasoe abbozza una risposta.

Il peso dei contagi

“L’attuale scenario è condizionato dalla quota di soggetti non aderenti alla campagna vaccinale – scrive il Dasoe – o con un calo di protezione dai contagi dopo circa sei mesi dalla seconda dose, nonché dalla diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità (c’è pure la Delta Plus, ndr). Il Dasoe, alla luce della risalita del trend epidemico, ribadisce le raccomandazioni sulle strategie di contrasto alla diffusione del virus e richiama alla massima cautela e all’adozione di comportamenti improntati alla prudenza e al rispetto di misure individuali di prevenzione anche in vista delle imminenti festività”. Ed è chiarissimo il quadro del rischio, tra una risalita dei casi e i cenoni chilometrici che ci saranno, nonostante le raccomandazioni alla prudenza.

Vaccinati e non vaccinati in ospedale

Le strutture ospedaliere si vanno riempiendo. Ancora reggono, ma il problema che si pone è l’aumento di una attività per il Covid che, fatalmente, porterà a una riduzione dei servizi per tutti gli altri. I dati del Dasoe non ammettono appello sui motivi del progressivo intasamento dei reparti. In Sicilia, i vaccinati con ciclo completo ricoverati sono sessantadue, uno in terapia intensiva, i vaccinati con ciclo incompleto ricoverati sono 56, di cui quattro in terapia intensiva, i non vaccinati ricoverati negli ospedali siciliani sono 463, 46 in terapia intensiva. Un dato, ancora una volta lampante. “La proporzione di ospedalizzati è stata di 2.64% degli attuali positivi di cui 0.23% in terapia intensiva – scrive il Dasoe -. Le nuove ospedalizzazioni hanno seguito la curva epidemica dei contagi, raggiungendo il valore più alto nelle settimane di novembre e dicembre. Nell’ultima settimana si registra un nuovo incremento, con un valore di 330 nuovi ricoverati”. E ancora: “L’80% degli ospedalizzati risulta non vaccinato o con ciclo di vaccinazione incompleto”.

L’allarme del primario

Questi sono i numeri. Che assumono una carica diversa e drammatica visti dalla trincea delle corsie. “Vediamo ancora arrivare tante persone che non si sono protette con il vaccino e finiscono da noi, ricoverate. Temo che ci aspettino mesi complicati, anche per la variante Omicron. Non so quanti finiranno in rianimazione, ma già un ulteriore aumento dei pazienti potrebbe mettere sotto stress il sistema sanitario, speriamo che non accada. I no vax? Dovrebbero venire a fare un giro da noi, cambierebbero subito idea”. Sono parole del dottore Baldo Renda, primario alla Terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo. Qual è l’identikit dell’ospedalizzato grave? “Settantenne e non vaccinato – dice il dottore Renda -. Ci sono persone che avrebbero potuto evitare le conseguenze peggiori della malattia, ma hanno scelto di non farlo”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI