Finisce oggi lo sconto sul prezzo della benzina. L’anno nuovo ci saluterà con l’aumento pieno. Se non arriverà una proroga dei tagli alle accise saranno ripristinate le aliquote in vigore prima del 22 marzo: i prezzi aumenteranno di 18,3 centesimi al litro per la “verde” e il diesel e di 3,4 centesimi per il Gpl.
Secondo i calcoli di Assoutenti, l’aumento si tradurrà in una spesa di 9,15 euro in più a pieno. Per un totale di 219 euro all’anno.
Nel 2023 sono previsti anche altri aumenti, a cominciare dal +2% per le tariffe autostradali. Rincari possibili anche sulle bollette di luce e gas, per effetto della norma che cancella il divieto alle modifiche
unilaterali dei contratti da parte delle aziende fornitrici.
Chi ci guadagna è sicuramente il titolare dell’impianto e non il gestore che deve vendere al prezzo che decide il primo. Che si stanno arricchendo non c’è ombra di dubbio. Comprano tutti o quasi al deposito costiero in via Messina Marine o in raffineria più o meno allo stesso prezzo (1/2 centesimi in più o in meno) mi spiegate la differenza di 40 centesimi tra una pompa ed un’altra? La solita storia: ì furbetti del quartierino che speculano anche sulla guerra ed il consumatore finale che paga per tutti.