Sicilia, il centrodestra conquista Catania ma non fa poker - Live Sicilia

Sicilia, il centrodestra conquista Catania ma non fa poker

Ballottaggio a Siracusa. A Ragusa vince il civico Cassì, Trapani va a Tranchida
AMMINISTRATIVE
di
2 min di lettura

CATANIA – La corazzata del centrodestra vince a Catania ma non ottiene il poker nei capoluoghi di provincia. Il voto delle urne conferma le previsioni della vigilia e risente del vento che soffia sullo Stivale. La “roccaforte” etnea è confermata al primo turno con la vittoria “bulgara” di Enrico Trantino che tocca quota 66,0% lasciando parecchio indietro lo sfidante principale: il candidato del Fronte Progressista Maurizio Caserta (fermo al 22%).

A bocce ferme e a spoglio ultimato i partiti della coalizione si conteranno per mettere a punto la squadra di Trantino e fare il punto al loro interno. Ma Catania non è la Sicilia. Come dimostrano le vittorie al primo turno di Cassì a Ragusa e di Tranchida a Trapani. Niente da fare a Ragusa, il sindaco uscente Peppe Cassì, sostenuto da liste civiche, deluchiani uomini di Totò Cuffaro vince al primo turno superando il 60% lasciando fuori i competitor degli schieramenti tradizionali.  

A Trapani l’uscente dem che gode del sostegno trasversale di varie realtà civiche e degli uomini di Mimmo Turano vince di misura sul meloniano Maurizio Miceli (candidato del centrodestra). Una sfida che è pronta a riaprire il vaso di Pandora nella maggioranza regionale di Renato Schifani. Il mancato sostegno dei Turano’s boys rischia infatti di fare traballare la poltrona dell’assessore alla formazione (già finito nelle scorse settimane nel mirino del segretario di FdI Gianpiero Cannella e dello stesso Renato Schifani).

E poi c’è Siracusa. Il nome del primo cittadino lo conosceremo tra due settimane dopo il ballottaggio tra il candidato del centrodestra, l’azzurro Fernando Messina, se le vedrà con il primo cittadino uscente Francesco Italia (calendiano doc). La partita aretusea è fondamentale per Forza Italia e per il nuovo corso del tandem Schifani-Caruso che sulla sfida aveva giocato le sue fiches. Sul risultato pesa, non poco, la candidatura in solitaria dell’ex azzurro Edy Bandiera che si attesta intorno all’8%. Resta fuori dal duello finale anche il campo progressista che si era riunito attorno a Renata Giunta. Per il centrosinistra una tornata elettorale da dimenticare, da “Vicenza in giù”. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI