Sicilia, la Regione si ferma per la morte di Silvio Berlusconi

Sicilia, la Regione si ferma per la morte di Silvio Berlusconi

Rinviata la riunione di giunta e la seduta dell'assemblea. Domani bandiere a mezz'asta.
LA DECISIONE DI SCHIFANI
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PALERMO – La Regione Sicilia si ferma in segno di cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi. Il presidente Renato Schifani ha disposto le bandiere a mezz’asta a Palazzo d’Orléans e in tutti gli uffici della Regione Siciliana domani nel giorno dei funerali del leader di Forza Italia. Rinviata anche la riunione di giunta prevista per oggi pomeriggio. La squadra di governo si riunirà giovedì mattina. Una riunione molto attesa dalla quale dipende il futuro dell’attuale assetto dell’esecutivo che potrebbe subire un “ritocco”. 

La giunta sarà infatti l’occasione per chiarire i dissidi legati al caso Trapani e al ruolo dell’assessore leghista Mimmo Turano, tacciato dai meloniani di avere contribuito alla sconfitta del centrodestra alle amministrative locali.

A fermarsi oggi sarà anche l’assemblea. Ieri sera Schifani aveva inviato una richiesta al presidente Gaetano Galvagno per chiedere la sospensione dei lavori dell’Ars almeno fino al giorno delle esequie dell’ex premier “al fine di onorare questa figura così importante per tutto il mondo politico italiano”. 

“Questo lutto – aveva scritto Schifani – è certamente un sentimento condiviso trasversalmente, per ciò che egli ha rappresentato per l’intera nazione, e non soltanto per gli italiani, che in questi anni si sono sentiti di appartenere e di essere rappresentati da questa parte politica”. La richiesta è stata accolta da Galvagno: l’aula è stata così rinviata a martedì 20 giugno. A Sala d’Ercole, del resto, il lavoro da fare di certo non manca. Restano, posteggiati ormai da settimane, come punti all’ordine del giorno i debiti fuori bilancio. E non solo. 

C’è da onorare l’impegno ad accelerare i lavori dell’aula secondo la road-map stilata da Schifani nel corso dell’incontro con i capigruppo di maggioranza e i presidenti di Commissione per chiudere entro la fine dell’estate alcuni ddl da portare a casa: la riforma dei consorzi di bonifica, la riforma dei beni culturali e quella della polizia municipale, quello che riorganizzare il settore estrattivo delle cave e quello sul ripristino delle province. 


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