PALERMO – Il rischio, secondo le proiezioni, è che entro 10 giorni la Sicilia possa piombare, con i nuovi parametri, in zona gialla. Un rischio rispetto al quale l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha messo in campo nuove strategie per evitare i ricoveri. Ma gli sforzi della politica potrebbero non bastare.
I dati
Appena un mese fa, erano appena “137 i nuovi contagi da Covid 19”. Era il primo luglio, il bollettino registrava quattro decessi, 151 ricoveri e 18 persone in terapia intensiva. Poi ci furono gli europei e il Festino di Santa Rosalia, con l’allarme lanciato dal commissario anticovid palermitano Renato Costa: “Per alcuni irresponsabili rischiamo il lockdown”.
L’analisi
“Stiamo tentando – disse Costa – di tutto per bloccare la diffusione del virus e della variante Delta, ma ci sentiamo nella condizione di chi combatte una battaglia da solo. L’altra sera abbiamo finito di isolare i pazienti positivi di un volo da Londra alle tre di notte. Tu fai uno sforzo immane per evitare che la variante Delta arrivi da fuori e poi vedi queste cose…E lì in mezzo c’erano alcune autorità. Tutto questo accade in un momento delicato, in cui non abbiamo contezza perfetta del dato della variante Delta”.
L’esplosione della variante Delta è stata annunciata per tempo. “Ormai, secondo i nostri sequenziamenti – diceva il commissario Costa – la variante Delta si trova nell’ottanta per cento dei tamponi positivi delle persone che arrivano a Palermo, al porto o in aeroporto”.
Il rischio zona gialla
Con i nuovi parametri non sono più i contagi giornalieri a determinare eventuali misure restrittive. Contano le percentuali di ricoverati e di terapie intensive, rispetto ai posti disponibili. I contagi sono passati, in poco più di 30 giorni, da 137 a 822 al giorno.
Sale al 13,3% la percentuale di ricoveri (limite zona gialla al 15%), le terapie intensive sono al 7,4% con una crescita repentina rispetto a un mese e il limite del 10% che si avvicina. In totale ci sono oltre 14 mila positivi, di cui 418 ricoverati e 54 in terapia intensiva. Oltre 13mila e 600 siciliani sono in quarantena.
La zona gialla rischia di essere sempre più vicina.