Silurata la vicedirettrice | Mandalà: "Nessuna proroga" - Live Sicilia

Silurata la vicedirettrice | Mandalà: “Nessuna proroga”

Il mercato ittico di Palermo

Il capo area dello Sviluppo Economico caccia la vicedirettrice dei mercati ittico ed ortofrutticolo. "Non è all'altezza". E attacca l'Amministrazione: "Sbagliato prorogare il suo incarico. Ci sono quattro inchieste penali in corso".

MERCATI GENERALI
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PALERMO – Con una determina dirigenziale il capo area dello Sviluppo Economico del comune di Palermo, Maria Mandalà, ha revocato l’incarico di vicedirettore dei mercati ortofrutticolo ed ittico all’esperto amministrativo Antonietta Rizzo. Motivo del provvedimento è “la situazione d’emergenza trovata ai mercati generali fin dall’insediamento della sottoscritta – si legge nella determina – e scaturita da problematiche ataviche irrisolte che sono sfociate in ben quattro indagini dell’autorità giudiziaria, attualmente in corso, il cui numero è probabilmente destinato a crescere”.

Ma la determina diventa anche occasione per una dura reprimenda nei confronti di Palazzo delle Aquile. “Volevo compiere anch’io alcune nomine – dice la Mandalà a Live Sicilia – come fanno tutti i capo area. Quando una nuova figura dirigenziale si insedia solitamente passa al vaglio la posizione di tutti i funzionari, perché il rapporto tra un capo area e gli uffici deve essere basato sulla fiducia. Questo non è avvenuto nel mio settore perché l’Amministrazione ha continuato a prorogare gli incarichi. I dirigenti li ha ruotati, i funzionari invece no”.

“Non ho potuto prendere le mie decisioni perché questa Amministrazione preferisce prorogare gli incarichi di due mesi in due mesi – continua –. Ma io non me la sono sentita di prorogare ulteriormente l’incarico della dottoressa Rizzo. Da quando sono arrivata, ad agosto, sono state avviate quattro indagini penali sul settore dei mercati generali, anche per l’inattività dei dirigenti che mi hanno preceduto. Per carità, l’emergenza non è solo colpa sua, ma non posso continuare ad avvalermi della collaborazione di una persona che non ritengo all’altezza”.

E in effetti nella determina si legge che “per fronteggiare l’emergenza la scrivente con il suo staff si è onerata dello svolgimento diretto di cinque procedure di acquisizione di beni e servizi, attraverso apposite gare in cottimo fiduciario, al posto dell’economo municipale, al fine di accelerare la tempistica ed evitare responsabilità penali anche in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro o che le suddette inchieste possano concludersi con la condanna dell’Amministrazione”. “Inoltre – aggiunge la dirigente – ho dovuto preparare, sempre con il mio staff, due progetti tecnici d’urgenza per far fronte ai problemi strutturali, igienico-sanitari e di messa in sicurezza delle aree dei mercati”. I due progetti sono destinati al Piano triennale delle opere pubbliche. “Non ho ricevuto adeguata collaborazione – conclude la Mandalà – e non ho un secondo di pace. Anziché aspettare le gare fatte dall’economo le sto facendo io, e lo stesso dicasi dei progetti. Per questo sono arrivata alla decisione della revoca: per evitare responsabilità penali per eventi pregressi. Non lo ritenevo coerente con quanto ho denunciato all’Amministrazione fin dall’inizio”.

L’assessore alle Attività Produttive Marco Di Marco condivide pienamente la scelta della sua capo area: “Finora la rimozione era stata rimandata per motivi prudenziali, di opportunità. Stiamo facendo diverse verifiche nel settore dei mercati e stanno emergendo diverse cose che vanno approfondite e messe a posto. È una scelta d’urgenza che abbiamo fatto per prendere in mano la situazione e avere il pieno controllo di quell’area, pur rispettando tutti i passaggi legislativi – conclude Di Marco –. Ci sono situazioni che in questi anni si sono trascinate fin troppo”.


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