Catania, all'ex mercato ortofrutticolo un campus - Live Sicilia

Da centro per migranti a campus: come cambia l’ex Mercato

Via Forcile sarà candidato per l'acquisto da parte di Invimit Sgr

CATANIA – Mercato ortofrutticolo, spazio per fiere, hub per i tamponi Covid-19 e, poi, per i vaccini, adesso centro di prima accoglienza per migranti. In futuro, forse, studentato. Alle mille identità dell’ex Mercato ortofrutticolo di via Forcile bisogna aggiungerne, nei desideri del Comune di Catania, un’altra. Perché la giunta ha deciso di proporre quello spazio alla società per azioni Invimit Sgr. Cioè: Investimenti immobiliari italiani, una società di “gestione del risparmio” del ministero dell’Economia e delle Finanze che ha l’obiettivo dichiarato di fungere da “cerniera tra i soggetti pubblici, proprietari di ingenti patrimoni immobiliari, e il mercato“.

L’ex Mercato ortofrutticolo in vendita

Tra i fondi gestiti da Invimit ce n’è uno denominato “Valore Italia”, che vorrebbe acquisire immobili “destinati o da destinare a funzioni di student housing“. Vale a dire case dello studente, o studentati. L’avviso pubblico scade alla fine di settembre e il Comune ha deciso di candidare lo spazio di via Forcile. Che, del resto, è inserito nell’elenco degli immobili di proprietà comunale suscettibili di dismissione, cioè vendita.

“Alienazione” peraltro caldeggiata dalla Commissione straordinaria di liquidazione che gestisce i passivi maturati dal municipio etneo prima della dichiarazione del dissesto economico-finanziario. La giunta municipale, presieduta dal sindaco Enrico Trantino, ha approvato la proposta nella riunione del 19 settembre 2023.

“Eccezionale vocazione”

“L’ex Mercato ortofrutticolo di San Giuseppe la Rena – si legge nella proposta di deliberazione firmata dall’architetta Marina Galeazzi, direttrice del Patrimonio – è un immobile di notevole estensione e di particolare pregio per ubicazione, morfologia, destinazione urbanistica, potenzialmente appetibile anche per il mercato immobiliare internazionale“. In fondo: l’area è grande 58mila metri quadrati, il capannone è grande 15mila e ha soffitti alti in media cinque metri.

Numeri che, secondo il municipio, si traducono in una “eccezionale vocazione per la realizzazione di un vero e proprio campus di elevato profilo paesaggistico-architettonico, dotato di tutti i servizi funzionali alla popolazione studentesca che fruisce delle student housing”. E anche se, al momento, la destinazione urbanistica non è idonea a farne una casa dello studente, “il procedimento amministrativo volto alla regolarizzazione urbanistico e catastale” è stato avviato. E finirà entro dicembre 2024, come previsto dal bando di Invimit Sgr.


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