PALERMO – Sit-in, degli operatori della polizia penitenziaria, davanti al carcere dell’Ucciardone di Palermo questa mattina. Ad organizzarlo diverse sigle sindacali che definiscono i rapporti tra i vertici delle carceri e le organizzazioni di categoria un “far west in Sicilia”.
L’iniziativa è avvenuta dopo la rottura delle trattative con il provveditore regionale della carceri e con tutti i direttori: “In Sicilia – accusano i segretari generali siciliani dei sindacati della polizia penitenziaria, Calogero Navarra del Sappe, Dario Quattrocchi dell’Osapp, Gioacchino Veneziano della UilPa Polizia penitenziaria, Domenico Ballotta della Fns Cisl Sicilia e Alfio Giurato della Fp Cgil – stiamo assistendo ad un disordine assoluto”.
“Purtroppo – hanno dichiarato – nella nostra regione le relazioni sindacali sono diventate una sorta di far west, dove ogni direttore di carcere gestisce le relazioni sindacali senza criterio uniforme, determinando il caos più totale. Abbiamo direttori che violano il contratto e gli accordi sindacali, comandanti che intimoriscono il personale con preludi di rapporti disciplinari, mentre le carceri sono ridotte a delle miniere, dove ogni giorno i colleghi escono feriti e umiliati da una politica gestionale indirizzata dalla parte opposta alla polizia penitenziaria”.
“Denunciamo – hanno concluso Navarra, Quattrocchi, Veneziano, Ballotta e Giurato – lo sfascio totale, dove in 23 carceri subiamo decisioni e interpretazioni l’una diversa dell’altra, con l’incapacità dell’organo regionale di dare un assetto univoco”.