Snowden, richiesta |d'asilo in Ecuador - Live Sicilia

Snowden, richiesta |d’asilo in Ecuador

Aeroporto di Mosca, attesa per Edward Snowden

Accompagnato dai legali di Wikileaks, Snowden vola da Mosca a Cuba. E intanto gli Stati Uniti gli revocano il passaporto.

La talpa del datagate
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ROMA – Il governo dell’Ecuador ha ricevuto la richiesta di asilo di Edward Snowden: o rivela il ministro degli Esteri di Quito su Twitter. Nel parcheggio davanti all’uscita dalla sala delle delegazioni ufficiali dell’aeroporto di Mosca, sono in attesa due macchine Bmw con targa diplomatica dell’Ecuador, di cui una con bandierina (secondo fonti Ansa).

Snowden, la talpa del datagate, passerà la notte nell’hotel Capsule nel terminal E dell’aeroporto Sheremetevo di Mosca dove è atterrato proveniente da Hong Kong. Lo riferisce l’agenzia Interfax. Il giovane americano non è in possesso di un visto russo e deve perciò rimanere nell’area di transito dello scalo da dove partirà per Cuba. Gli Stati Uniti intanto revocano il passaporto alla talpa del datagate, secondo la stampa statunitense.  Il passaporto sarebbe stato revocato prima che la ‘talpa’ lasciasse Hong Kong diretto verso la Russia: la mancanza del documento potrebbe complicare ma non mandare all’aria i piani di viaggio di Snowden.

Keith Alexander, il caso della National Security Agency – al centro della bufera del datagate – ha affermato in un’intervista all’Abc che Edward Snowden ha causato danni “irreversibili”. Gli Stati Uniti stanno adottando misure per prevenire che i ‘contractor’ e gli amministratori di sistema abbiano la capacità di causare fughe di notizie in futuro: “Chiaramente – ammette Alexander – il sistema non ha funzionato come avrebbe dovuto”, poi ha continuato: “Metteremo in atto misure che ci consentiranno di sorvegliare i nostri amministratori di sistema, quello che fanno e le informazioni che acquisiscono“.

La petizione ‘Grazia per Edward Snowden’, lanciata sul sito della Casa Bianca ‘We the People’, raggiunge le 106.695 firme. Una soglia importante perché le petizioni che raccolgono oltre 100.000 firme ricevono l’attenzione della Casa Bianca che, in base alle regole fissate, si impegna a rispondere formalmente. “Edward Snowden è un eroe nazionale” si legge nella petizione.


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