PALERMO – L’ospedale Cervello di Palermo ancora oggetto di segnalazioni fotografiche che ne mostrano il degrado di parte della struttura. Nello specifico, un lettore ha inviato alla redazione di Livesicilia le foto del tetto del reparto ‘Malattie Respiratorie’ che si presenta all’occhio dei visitatori ‘spogliato’ dei pannelli, con la lana di vetro che riempie il controsoffitto del presidio ospedaliero scoperta e visibile, ‘accompagnata’ da fili e lame in acciaio che scendono lungo le pareti dei corridoi degli ambulatori di allergologia.
“Ecco la visione drammatica – scrive il nostro lettore – che si presentava ai nostri occhi lungo il corridoio di ingresso agli ambulatori. Inutile descrivere lo squallore, il degrado e la pericolosità. Sono rimasto di stucco, è una situazione allucinante e chissà da quanto tempo va avanti nel disinteresse generale”. L’ambiente reso poco salubre dalla continua esposizione alla fibra minerale di cui è composta la lana di vetro “potrebbe causare problemi ai pazienti che soffrono di patologie polmonari – prosegue il lettore – che si recano in visita presso tale reparto, oltre che al personale che di giorno in giorno ‘abita’ i locali per svolgere il proprio lavoro”.
Ma l’azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello precisa che “queste foto fanno riferimento solo ad una piccola porzione di corridoio, accessibile da un ingresso secondario nel quale sono in programma dei lavori di ristrutturazione, mentre l’unico ingresso a detti ambulatori è quello principale del padiglione B”. La mancanza di parte del soffitto, come documentato dalle immagini, viene poi spiegata come “risultato dei lavori di ristrutturazione, iniziati qualche settimana fa, poi interrotti a causa delle piogge, ma che riprenderanno presto”. L’azienda fa anche sapere che all’esterno è stato recentemente montato un ponteggio “per opere di manutenzione straordinaria dell’intera copertura del tetto del Padiglione B” e che a seguito della segnalazione da oggi saranno affissi appositi cartelli per informare l’utenza dell’ospedale “che il suddetto corridoio non è percorribile ma transitabile solo ed esclusivamente al personale autorizzato e addetto ai lavori”.
