Soldi per stipendi, disabili, Comuni | Ecco tutti i tagli decisi dal governo - Live Sicilia

Soldi per stipendi, disabili, Comuni | Ecco tutti i tagli decisi dal governo

L'emendamento del governo ristabilisce il fondo per la disabilità. Dove sono stati trovati i soldi. Opposizioni all'attacco.

LE VARIAZIONI DI BILANCIO
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PALERMO – A Palazzo dei Normanni continua la corsa per l’approvazione del disegno di legge sulle variazioni di bilancio, quella che è piuttosto passata come la corsa a pagare i sussidi per gli ex Pip e gli stipendi dei dipendenti di alcuni enti pararegionali come gli Enti Parco e i lavoratori dell’ente Fiera del Mediterraneo. Rimangono da risolvere due nodi: quello sul fondo per i Comuni in dissesto e quello sui fondi da recuperare per salvare le risorse per i disabili gravissimi. Ma per recuperare 20 milioni occorre tagliare le risorse da altri capitoli e così i tagli fanno “piangere” altre categorie: dai lavoratori delle Ipab ai Carabinieri a servizio della Regione fino ai beneficiari del Rei.

Al momento il ddl è in commissione Bilancio, una commissione che ormai è diventata centrale nei lavori dell’Assemblea regionale siciliana. Lì ieri sono stati esaminati gli emendamenti presentati dai deputati, circa un centinaio, e sono stati votati alcuni gli articoli. Entro oggi bisognerà liberare il ddl che domani mattina sarà incardinato in aula. “Sono fiducioso – ha detto Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio – sul fatto che entro la giornata di oggi riusciremo a completare l’esame del ddl per dare una risposta a chi aspetta di essere portato alla normalità, ad un trattamento uguale a quello degli altri stipendiati”.

Da quando il ddl viene incardinato i deputati avranno 24 ore per la presentazione degli emendamenti poi giorno 7 sarà il giorno in cui si tenterà di approvare in aula la proposta di legge. Sarà una vera e propria corsa contro il tempo.  Infatti, se la legge dovesse essere approvata prima della festa dell’Immacolata comunque agli uffici regionali avranno disponibili tre giorni per mettere in pagamento gli stipendi. Il 12 dicembre infatti chiude la cassa regionale e non è più possibile provvedere ai pagamenti.

L’emendamento del governo per ripristinare il fondo per la disabilità a cui venivano levati 20 milioni di euro con il ddl approvato dalla giunta è arrivato a Palazzo ieri alle 16. Le risorse vengono prese azzerando il finanziamento regionale per i farmaci innovativi. Nella prima bozza venivano prelevati 15 milioni adesso invece la cifra che verrà a mancare è pari a 23,5 milioni. Altri 10,4 milioni vengono presi da alcuni capitoli. Dal finanziamento regionale al Rei, il fondo per contrastare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale, vengono decurtati 5 milioni. Altri 2,4 milioni sono presi da un capitolo sui progetti individuali per presone disabili, 1 milione proviene dal capitolo per i controlli interni sulle amministrazioni per scrivere il bilancio consolidato. Ai lavoratori delle Ipab vengono tolti 1,5 milioni di risorse destinate all’applicazione del contratto nazionale. Un altro milione viene tagliato al fondo per l’uso dell’Arma dei Carabinieri a servizio della Regione. Infine, 300mila euro di risparmio sono connessi al un minor finanziamento del contratto di servizio aggiuntivo da affidare a Sas, un contratto che al momento sta creando nel sottogoverno regionale alcune frizioni raccontate da LiveSicilia.

I documenti finanziari sono caratterizzati poi dal tentativo di tirare la coperta già corta in favore del territorio. La questione è stata posta dalla nascita del fondo per i comuni in dissesto con un cospicuo stanziamento, pari a 10 milioni, per il Comune di Catania. Ogni deputato però, di fronte alle esigenze di altri comuni, “ha fatto il suo”. Una delle questioni più vive è quella legata al Libero Consorzio di Siracusa, l’ex provincia in dissesto. Alcuni elementi sono poi per singoli comuni Margherita La Rocca Ruvolo propone di dare 100mila euro a favore del Comune di Montevago per far fronte all’evento alluvionale e un emendamento a firma Pellegrino, Milazzo e Mancuso propone di erogare altri 100mila euro per le stessa cause al Comune di Mazara del Vallo. Per concludere gli esempi un emendamento di Marianna Caronia propone di dare un 1 milione e mezzo al Comune di Belmonte Mezzagno per pagare gli stipendi ai dipendenti.

Claudio Fava ha commentato l’emendamento che ripristina il fondo per i disabili gravissimi ritenendolo un atto dovuto. “Rimane preoccupazione – ha poi detto – per il fatto che il governo non affrontati la vicenda del lavoratori dell’Esa. È, inoltre, inaccettabile il taglio ai Comuni che hanno superato il 65 % di raccolta differenziata”.

Ieri il gruppo all’Ars dell’Udc, guidato da Eleonora Lo Curto ha affrontato la questione delle risorse per i comuni in dissesto. “Abbiamo incontrato gli amministratori dei comuni in dissesto e pre-dissesto e apprezziamo quanto ribadito dall’assessore Armao sui ruoli distinti dei governi regionale e nazionale. – hanno detto i deputati dell’Udc – Sul punto, noi abbiamo presentato un emendamento a sostegno di questi 55 comuni ma auspichiamo che il governo nazionale si assuma la responsabilità che gli compete sul piano finanziario, poiché sarebbe disastroso e contro ogni logica di buona e sana amministrazione che la Regione Siciliana, sempre vicina ai propri amministratori locali, si addossasse l’onere finanziario che invece spetta allo Stato”.

Dal Partito Democratico, il capogruppo all’Ars Giuseppe Lupo, critica l’intera manovra e sul punto del sostegno ai Comuni in dissesto attacca Armao. “Ieri pomeriggio – ha detto il dem – in commissione Bilancio abbiamo chiesto all’assessore all’Economia di dirci quante risorse potevano essere messe a disposizione dei Comuni in crisi e ci siamo sentiti rispondere che in quel momento il governo non era in grado di dirlo ma che lo sarebbe stato entro l’inizio della seduta d’aula. Queste risposte – ha concluso Lupo – sono inaccettabili”.

Anche il Movimento Cinque stelle ha criticato in una diretta Facebook “l’agguato del governo” e Giancarlo Cancellieri ha approfittato per evidenziare “la guerra fra bande all’interno della maggioranza dove i presidenti di commissione rinfacciano al governo di usarli come passacarte”. Così il leader dei 5 stelle avvisa:”C’è un clima pessimo che si ripercuoterà anche sui lavori d’aula”.

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