"Sorella sanità", le accuse di Damiani a Misuraca: archiviata l'inchiesta - Live Sicilia

“Sorella sanità”, le accuse di Damiani a Misuraca: archiviata l’inchiesta

Sono stati gli stessi pm a chiedere di chiudere il caso

PALERMO – Inchiesta archiviata nei confronti dell’ex deputato nazionale Dore Misuraca. L’indagine era un corollario di “sorella sanità”, il blitz che nel 2022 portò all’arresto e alle successive condanne di alcuni manager e imprenditori.

Fra questi c’era Fabio Damiani, ex manager dell’Asp di Trapani, e responsabile della centrale unica di committenza per gli appalti della Regione siciliana. Damiani raccontò di avere resistito alle pressioni dei politici per l’aggiudicazione di alcune gare.

Il grande accusato divenne accusatore. L’ex provveditore delle opere pubbliche dell’Asp di Palermo fece il nome di Misuraca, uomo di Forza Italia, ex parlamentare del centrodestra, approdato al Pd nell’ultima parte della sua carriera politica.

Nel suo caso si parlava dell’appalto per l’ossigenoterapia a domicilio. Una gara da 66 milioni di euro per un servizio che copriva la Sicilia occidentale per quattro anni, bandita dall’Asp di Palermo nel 2016.

La commissione di gara era presieduta da Damiani. Fu aggiudicata alla società Vivisol, ma poi annullata dopo il ricorso al Tar della esclusa Medicair (quarta classificata, soltanto le prime tre potevano giocarsela).

Secondo i giudici amministrativi, due avvocati e uno psichiatra non avevano le competenze necessarie per stabilire il vincitore.

I rapporti fra Damiani e “l’onorevole Misuraca” erano di “stima reciproca, lo scontro arriverà vent’anni dopo”. E sarebbero arrivate pure le pressioni.

La richiesta di archiviazione per Misuraca, difeso dall’avvocato Vincenzo Lo Re, è stata proposta dai pubblici ministeri Giacomo Brandini e Andrea Zoppi dopo la presentazione di una memoria difensiva che illustrava “la linearità della condotta tenuta dall’ex deputato”.

Non sono stati trovati riscontri alle dichiarazioni di Damiani secondo cui c’erano stato pressioni da parte di Dore Misuraca e il giudice per le indagini preliminari e Clelia Maltese ha archiviato il caso.

“Il mio assistito ha atteso con piena fiducia nella magistratura – dichiara l’avvocato Lo Re – il completamento delle indagini, nella certezza della propria estraneità ai fatti”.


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