Sorrentino: "Trattiamo il rinnovo | Chi critica ha la memoria corta" - Live Sicilia

Sorrentino: “Trattiamo il rinnovo | Chi critica ha la memoria corta”

Il portierone rosanero torna in conferenza stampa e parla da capitano, difendendo a spada tratta i propri compagni dopo le ultime cinque gare in cui non è arrivata la vittoria. E sul futuro del mister si dice preoccupato, viste le ultime voci che lo vorrebbero lontano da Palermo.

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PALERMO – Quando Stefano Sorrentino prende la parola, non dice mai cose banali. Ce ne si è accorti una settimana dopo l’inizio del 2015, quando sbottò in conferenza stampa nei confronti di chi sosteneva che il suo eventuale addio al Palermo dipendesse esclusivamente dalla sua volontà di cambiare aria per avvicinarsi alla famiglia, ribadendo anzi il proprio attaccamento ai colori rosanero e alla gente che tifa per questa squadra e ad ogni gara interna inneggia al suo nome. Il portierone è tornato in sala stampa per prendere la parola in un momento non facile della squadra, e lo ha fatto da trascinatore e leader di questo gruppo, come è sempre stato con tanto, nelle ultime due gare, di fascia di capitano attorno al braccio: “Il nostro momento è assolutamente positivo – ha esordito Sorrentino – , perché molti dimenticano da dove veniamo da un campionato di serie B e adesso sembra che tutto vada male. Noi siamo con 14 punti in più rispetto alla zona retrocessione quindi non capisco tutte queste critiche. In questo anno e mezzo abbiamo vinto tanto quindi i siamo fatti la bocca buona e quindi quando pareggiamo col Cesena siamo tutti giocatori scarsi. Da capitano il verbo mollare non esiste. Diteci che siamo scarsi. ma non sopporto che ci si dica che abbiamo mollato”.

Sorrentino ricollega i risultati poco incoraggianti delle ultime gare soprattutto agli episodi: “Non dimentichiamoci che contro il Chievo se Bizzarri non avesse preso il tiro di Paulo o il Mudo avesse preso la traversa staremmo qui a parlare di un’altra gara. Prima si parlava della banda del buco in difesa, poi quando abbiamo tirato la coperta prendendo pochi gol invece veniamo criticati perché non segniamo. Ricordiamo che giochiamo con tanti giovani e se non riesce una giocata ai ragazzi davanti non possiamo farci nulla. Non farei un dramma che siamo a 35 punti a 10 giornate dalla fine del torneo”.

La filippica di Sorrentino prosegue nei confronti di chi non dà il giusto valore al percorso fatto dal Palermo nel biennio: “Dobbiamo cercare di mantenere un equilibrio perché contro la Juve abbiamo giocato con la stessa squadra che poi ha battuto il Borussia Dortmund. Hanno sempre detto che l’anno scorso in serie B era facile vincere il campionato, ma come abbiamo visto poi in serie B non è così facile vincere, e non faccio esempi. Io non voglio che venga intaccato il lavoro, statistiche alla mano, che è stato fatto in un anno e mezzo per come sono andate le ultime cinque partite. Dobbiamo pensare al fatto che abbiamo 35 punti, siamo a metà classifica e abbiamo valorizzato giocatori come Vazquez e Quaison entrambi in Nazionale. Se vinciamo la prossima sicuramente non dobbiamo di sicuro adagiarsi sugli allori, ma porre sempre nuovi obiettivi.”.

Dopo aver scherzato sul suo futuro dopo l’addio al calcio (“Io allenatore? No, o mi cacciano dopo 2 giornate o divento Mourinho”), Sorrentino torna a occuparsi delle questioni di campo, parlando del futuro di Paulo Dybala: “Se va nello squadrone che tutti dicono di sicuro avrà più problemi di quelli che ha in questo momento. Quindi per lui sarebbe sicuramente meglio fare ancora esperienza”.

Capitolo della conferenza stampa dedicato al futuro, con Sorrentino che ribadisce l’intenzione di restare a Palermo: “Il mio agente, lo stesso di Ujkani, sta discutendo il nostro rinnovo. Prima si pensa a quello di Samir poi si passerà al mio che dipende da tanti fattori che riguardano l’allenatore che ci sarà o come chiuderemo questo campionato. Il mio obiettivo è quello di rimanere qui. L’esperienza a Palermo la definirei positiva a 360°. Ogni tanto fa bene toccare il fondo con la retrocessione fa bene perché ti da l’opportunità di risalire la china. La mia carriera si divide in quattro step: da giovane col Torino che ringrazio, l’esperienza all’estero in cui sarei rimasto, poi quella della maturazione col Chievo e infine qui a Palermo che alla fine ha ripagato tantissimo per la promozione ottenuta. Qui ho dimostrato quanto valgo perché sono tornato a giocare in B e ho stabilito tanti record”.

Al tempo stesso Sorrentino si dice preoccupato per il futuro di Beppe Iachini, visto che il portiere non nasconde il timore di veder andare via il tecnico marchigiano al termine della stagione: “Si, c’è questo timore perché lui è la nostra guida e ha dimostrato di non essere solo un mister di B. Il primo ad essere arrabbiato di questa situazione è lui e quindi noi ci stringiamo a lui come lui ci è stato vicino nel primo ritiro. Quello che dice Zamparini è da stimolo per la squadra. Ci punzecchia per farci capire che non siamo quelli che dice lui. Le stesse dichiarazioni di qualche giorno fa sono l’esempio. Il mio rapporto con lui è ottimo. La fascia da capitano? Me la terrò stretta anche l’anno prossimo se resterò”.

Si chiude parlando dei prossimi impegni del Palermo, in particolare della sfida interna contro il Milan che precede il giorno di Pasqua. Un’occasione speciale per i rosanero, come sottolinea lo stesso Sorrentino: “Il Milan è una grande squadra con grandi giocatori. Avremo l’opportunità di fare un’ottima gara alla vigilia di Pasqua”.


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