PALERMO – Un ambulatorio virtuale telefonico rivolto a tutte le persone che in questo delicato momento vivono, in conseguenza dell’emergenza coronavirus, una condizione psicologica ed esistenziale del tutto inedita che obbliga a cambiare abitudini radicate e genera un timore diffuso. Chiunque abbia necessità di un sostegno psicologico o di una consulenza psichiatrica, fatica a trovare chi possa occuparsi di disagio psicologico, perché molte aziende ospedaliere in questi giorni hanno limitato o sospeso le attività ambulatoriali non rivolte ai casi urgenti. La questione è ancora più marcata per i pazienti che già soffrivano di un disturbo di natura psichiatrica.
L’iniziativa “Psicohelp”, fortemente supportata da Giovanna Volo, direttore sanitario del Policlinico Giaccone e dal risk manager aziendale Alberto Firenze, si inserisce nei progetti di umanizzazione delle cure che l’ospedale universitario sta promuovendo ormai da anni. Verrà realizzata dalla unità operativa di Psichiatria, diretta dal professor Daniele La Barbera, e vedrà coinvolti dirigenti medici, psicologi, specializzandi, dottori di ricerca, contrattisti, un infermiere e un operatore socio sanitario, dalle ore 8 alle 18. Il personale è dotato di adeguate competenze psicologiche e psicoterapeutiche. “Ringrazio tutti i miei collaboratori – dice La Barbera – che mi hanno spinto a realizzare un’iniziativa che offra ai nostri concittadini un punto di riferimento, per quanto telefonico, in un momento così particolare e difficile. Il virus non minaccia solo la salute fisica ma anche, forse ancora in modo più ampio e generalizzato, la vita psichica di tutti noi. Non possiamo trascurare che la battaglia nei confronti di questa epidemia si combatte anche favorendo l’atteggiamento mentale più corretto e adeguato, perché da questo derivano comportamenti sani e virtuosi”.
L’ambulatorio virtuale partirà con tre linee telefoniche dedicate (091.6555654, 091.6555653, 091.6555641) che nell’arco di qualche giorno potrebbero aumentare anche in base alle richieste che perverranno. I prossimi passi saranno un servizio via Skype e un indirizzo di posta elettronico dedicato. (ANSA).