Spaccio alla "Rotonda" di Riposto | A processo gestore della piazza - Live Sicilia

Spaccio alla “Rotonda” di Riposto | A processo gestore della piazza

Davanti al gup Loredana Pezzino le richieste dell'accusa e della difesa.

l'inchiesta
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CATANIA. Sono 6 gli anni di condanna chiesti al gup di Catania Loredana Pezzino dal pubblico ministero Michela Maresca per il 31enne Rosario Valvo, raggiunto lo scorso giugno, insieme ad un 29enne incensurato, da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione antidroga “La Rotonda”, dal nome con cui è comunemente denominata la piazza Matteotti a Riposto, divenuta negli anni fiorente zona di spaccio. Valvo, in carcere da quasi 4 mesi, ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato. È accusato di aver promosso e gestito la piazza, assoldando i pusher e le vedette. Tutti avrebbero avuto turni di lavoro prestabiliti, coincidenti con l’orario di apertura e chiusura del vicino centro scommesse.

Quando il punto Snai era chiuso lo spaccio, secondo l’accusa, si spostava in alcune vie limitrofe e nelle vicinanze dell’abitazione dell’imputato. Breve la requisitoria del pm che ha ricostruito solo le fasi salienti dell’attività investigativa, avviata grazie ad una serie di intercettazioni captate nel corso di un’altra inchiesta. L’indagine avrebbe consentito in appena un mese di video riprese ed intercettazioni, nell’aprile dello scorso anno, di documentare più di trenta episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Contestate le dichiarazioni spontanee rese dall’imputato davanti al gip.

Durante l’interrogatorio di garanzia Valvo si sarebbe assunto ogni responsabilità in merito allo spaccio di marijuana, dichiarandosi però estraneo ad ogni addebito riguardante la cocaina. Lo stesso difensore di fiducia, Enzo Iofrida, ha escluso lo spaccio di polvere bianca. La cocaina sequestrata sarebbe stata rinvenuta nel condominio in cui abita Rosario Valvo e, con lui, altre dieci famiglie. Impossibile, ha detto il legale, attribuire la sostanza al proprio assistito. Chiesti dalla difesa l’assoluzione per non aver commesso il fatto per lo spaccio di cocaina ed il minimo della pena per quello di marijuana. Nella prossima udienza, fissata per dicembre, le eventuali repliche e la sentenza.


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