Spaccio, dieci arresti - Live Sicilia

Spaccio, dieci arresti

Spaccio nella Valle del Belice. Blitz dei carabinieri. Dieci persone sono finite in manette. Una è ricercata.

Traffico con Palermo
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TRAPANI- Una vasta operazione antidroga volta a disarticolare un’organizzazione criminale che riforniva di cocaina e hashish i giovani della Valle del Belice, è stata eseguita dai carabinieri di Castelvetrano. Dieci le persone arrestate, una è ricercata, mentre per due giovani è scattato l’obbligo di dimora. Tra i destinatari dei provvedimenti figura anche una donna. Le ordinanze, emesse dal Gip del Tribunale di Marsala su richiesta della Procura della Repubblica, che ha condiviso il lavoro investigativo dei carabinieri, sono state eseguite da un centinaio di carabinieri che hanno effettuato anche numerose perquisizioni nei Comuni di Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Vita ed a Palermo.

L’indagine, avviata dal giugno del 2011 e denominata “Bronx 2”, è la prosecuzione di un’altra indagine conclusa nel mese di aprile 2011. Gli spacciatori avevano organizzato con cadenza settimanale “viaggi” verso Palermo e con una serie di staffette trasportavano  la droga, pronta per rifornire i giovani della Valle del Belice.

Le indagini hanno permesso di svelare un’articolata quanto vasta rete di spacciatori operante a Partanna, soprattutto nella Contrada “Camarro”, dove l’attività di spaccio era condotta – secondo gli inquirenti – da Davide Ancona e Saverio Bellafiore, i quali, a loro volta, si avvalevano della “manovalanza” di Gaetano Farro e Antonino Falletta. Questi svolgevano la funzione di corrieri, contattando a Palermo il presunto fornitore, Francesco Casisa, dopo accordi telefonici con la mente dell’organizzazione Bellafiore, impossibilitato a uscire dal Comune di Partanna perché sottoposto a una misura restrittiva.

Le indagini, allargatesi a macchia d’olio nel Comune di Santa Ninfa, si indirizzavano anche sui fratelli Di Stefano Francesco e Giuseppe, sul conto dei quali, venivano acquisiti importanti elementi di reità grazie anche a prolungati servizi di osservazione e pedinamento. Da Partanna e Santa Ninfa la rete di spacciatori ha indotto i militari a volgere l’attenzione in modo più intenso nel comune di Salemi, dove i pusher sono stati per lungo tempo monitorati.


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