Spariti 100mila euro a Mascali |Arrestato il segretario di Aci Catena - Live Sicilia

Spariti 100mila euro a Mascali |Arrestato il segretario di Aci Catena

Raffaele Antonio Milazzo è accusato di peculato e falso. L'inchiesta dei carabinieri.

l'ordinanza di custodia cautelare
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MASCALI. Peculato continuato, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Sono queste le gravi accuse di cui dovrà rispondere l’attuale segretario comunale di Aci Catena Raffaele Antonio Milazzo, arrestato dai carabinieri di Mascali, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura di Catania. I fatti contestati risalgono al 2016, quando il funzionario era in servizio a Mascali dove, per un periodo, ha ricoperto contemporaneamente l’incarico di Segretario Generale e Responsabile dell’area economico-finanziaria dell’ente. Un doppio ruolo che gli avrebbe consentito di sottrarre dalle casse comunali l’ingente somma di quasi 100mila euro. Il primo a lanciare l’allarme, nel novembre dello scorso anno, è il responsabile del servizio finanziario del Comune di Mascali, Giorgio Garufi.

E’ lui infatti ad accorgersi dell’avvenuta alterazione di un mandato di pagamento risalente a fine 2016. L’episodio viene subito denunciato ai carabinieri di Mascali che avviano l’attività investigativa. Solo cinque mesi dopo la notizia viene comunicata anche al Collegio dei Revisori dei Conti, presieduto da Fabrizio Immormino e composto anche da Tiziana Vinci e Antonino Merillo. Basta poco all’organo di vigilanza per ricostruire, documenti contabili alla mano, quanto sarebbe accaduto. La gravissima situazione emersa viene scritta nero su bianco su un verbale inviato al presidente del Consiglio comunale di Mascali ed alla Procura della Corte dei Conti. Vengono confrontati i mandati di pagamento presenti in Tesoreria e presso l’ente. Emerge subito l’avvenuta alterazione del documento. “Il mandato originale n. 2358 (oggi non rinvenibile presso l’ente ma desumibile dalla distinta inviata al Tesoriere n. 198/2016)  – scrivono i Revisori – è stato emesso dall’ente in data 2/11/2016 per un importo complessivo di € 154.996,30 di cui € 56.210,16 destinati a …. ed € 98.786,14 a “Mascali 2000”, mentre il mandato alterato n. 2358, rinvenibile alla data odierna presso l’ente, indica un importo complessivo pari ad € 56.220,16 di cui € 56.210,16 destinati a …. ed € 10,00 destinati a …”.

Ma è dai successivi controlli che il quadro diventa nitido. Si scopre che “Mascali 2000”, che non risulta beneficiario di somme comunali in nessuna sentenza esecutiva, altri non è che un condominio dello stesso comune ionico. L’amministratore sarebbe proprio Raffaele Antonio Milazzo. “E’ emerso – scrivono ancora i revisori nella successiva relazione inviata alla Procura di Catania, alla Corte dei Conti, al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Priolo e, per conoscenza, al sindaco Luigi Messina ed al responsabile dell’area finanziaria dell’ente – che trattasi di soggetto diverso da persona fisica ed in particolare che la natura giuridica è ascrivibile a condominio. Il codice fiscale del legale rappresentante del condominio – si legge ancora – scaricato dall’Anagrafe Tributaria – Agenzia delle Entrate risulta essere identico a quello del Segretario Comunale Raffaele Milazzo, all’epoca dell’emissione del mandato, presso l’Ente così come emerge dall’anagrafica acquisita presso l’Ufficio del Personale dell’Ente”. Il doppio ruolo ricoperto dall’ex funzionario gli avrebbe consentito agevolmente di disporre l’impegno di spesa, di rendere il parere di regolarità amministrativa e contabile e di firmare l’atto di liquidazione per concretizzare il pagamento a “Mascali 2000”.

Il funzionario, raggiunto dalla misura cautelare, si trova ora agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Il sindaco di Mascali Luigi Messina che ha appreso dalla stampa della notizia dell’arresto di Raffaele Milazzo, già segretario comunale dell’Ente, mentre era in corso una seduta di Giunta comunale, afferma: “Sono amareggiato per l’accaduto; l’ente comunale metterà in atto tutte quelle procedure necessarie per il recupero delle somme, invero già avviate”.

Il sindaco di Aci Catena Nello Oliveri precisa: ”Quanto addebitato a Milazzo non coinvolge neanche minimamente il Comune di Aci Catena. Si precisa, altresì, che in via cautelativa, l’amministrazione comunale catenota, sta ponendo in essere, in autotutela, tutti gli atti necessari a salvaguardia e garanzia dell’ente”.

 

 

 

 

 


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