Mignani: "Qui grandi aspettative, dobbiamo essere in grado di reggerle"

Palermo, la scossa di Mignani: “Dobbiamo reggere le aspettative”

L'allenatore: "Contro lo Spezia sarà una partita difficile"
CALCIO - SERIE B
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PALERMO – La squadra rosanero deve ripartire, per l’ennesima volta, dopo la sconfitta casalinga rimediata nell’ultimo turno di Serie B contro la Reggiana. L’occasione arriva a pochi giorni dalla debacle casalinga, perché l’uno maggio si gioca di nuovo, in trasferta, contro lo Spezia. A due giorni dal match, il tecnico del Palermo Michele Mignani presenta la sfida nella consueta conferenza stampa.

“Un cambio di modulo può mettere nella condizione i giocatori di essere nelle loro zone di comfort per dare il loro contributo alla squadra – spiega il mister in merito allo schieramento dei rosanero -. Da quando sono arrivato ho cercato di capire quali potessero essere le soluzioni migliori con gli uomini che avevo e ho pensato che questa disposizione potesse agevolarci. Continuo a pensare che nelle prime partite abbiamo avuto una crescita che si è interrotta con la sconfitta contro la Reggiana”. 

La squadra secondo me ha creato pur avendo perso. Non posso farmi condizionare dai risultati – aggiunge Mignani -. Se il lavoro che sto facendo in questo momento non paga è anche vero, ma non si può pensare che solo il cambio di modulo possa cambiare una squadra. Dobbiamo ricreare delle certezze e l’obiettivo che ci siamo prefissati è questo. Lavorare con grande fame e intensità per riprenderci qualcosa che in questo momento non riusciamo ad avere”.

Verso lo Spezia

Sulle motivazioni della squadra rosanero, Mignani è chiaro: “Io non voglio nemmeno pensare che i giocatori non abbiano più motivazioni. Sono venuto qua perché credo che questa squadra possa fare qualcosa di importante e la società mi ha dato tante motivazioni. Se dovessi accorgermi che qualcuno si stia accontentando probabilmente lo manderei via da questo centro sportivo”.

Quando le cose non vanno si tende a parlare tanto e secondo me c’è poco da parlare. Bisogna alzare intensità e voglia e poi correre, vorrei trasmettere questo alla squadra – prosegue l’allenatore in conferenza -. Io non vorrei che passasse questa situazione di disfattismo, è vero che abbiamo perso ma io continuo a pensare che la squadra stesse crescendo. La medicina migliore sarebbe stato vincere contro la Reggiana, non ci siamo riusciti e non voglio distruggere quanto fatto fino a Parma. Bisogna andare a La Spezia per fare una grande partita”.

“Lo Spezia è una squadra che l’anno scorso era in Serie A e ha giocatori forti – aggiunge Mignani sui prossimi avversari del Palermo -. In questo momento secondo me sta bene. Hanno giocatori pericolosi in fase offensiva e possono giocare in più modi. Sotto l’aspetto tattico è simile alla Sampdoria, sarà una partita difficile. Dobbiamo preoccuparci di controbattere questa fisicità che hanno”.

Sulla squadra rosanero

L’allenatore dei siciliani si è poi soffermato sulla sua squadra: “Coulibaly ha un risentimento muscolare, viene trattato con lo staff medico ma non sarà a disposizione contro lo Spezia. L’idea è di mandare in campo quella che possa essere la migliore formazione nonostante siano passati quattro giorni dalla partita precedente. Dobbiamo contrastare la fisicità dello Spezia e le qualità dei calciatori avversari. Credo che abbiamo dimostrato in queste partite che spesso abbiamo tenuto il pallino di gioco quindi le mie scelte andranno in questa linea”.

Come superare queste difficoltà? La risposta più semplice è la vittoria. Credo che la squadra sia andata in difficoltà i primi minuti e negli ultimi cinque o dieci minuti contro la Reggiana, perché ho forzato le cose togliendo certezze ai ragazzi alla fine. Lavorare sulla testa è la cosa più difficile. Inutile nascondersi, in questo momento ci sono grandi aspettative in questa città e in questa società quindi dobbiamo essere tutti in grado di reggere queste aspettative. Significa dare il meglio di ognuno di noi e dare tutto quello che abbiamo”.

“L’unica cosa che penso di poter garantire è che ogni ragazzo che mando in campo ci mette tutto l’impegno che ha. Il calcio non è matematica, questo succede a tante squadre. Nei momenti più tristi sembra tutto più difficile. In questo momento dobbiamo essere noi, non succede qualcosa per caso. Faremo di tutto per invertire questo trend. Dipendiamo da noi stessi, non dobbiamo guardare gli avversari. Abbiamo tre partite in cui fare punti, non mi interessa il calendario delle altre”, ha concluso l’allenatore.


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