Stabile, inizia l'era Sicignano |"Avrò bisogno dell'aiuto di tutti" - Live Sicilia

Stabile, inizia l’era Sicignano |”Avrò bisogno dell’aiuto di tutti”

Permane la tensione finanziaria per l'ente che attende l'emissione del decreto salva azienda da parte del tribunale di Catania.

Parla il nuovo direttore
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CATANIA – Sono la modernità, la determinazione e l’esperienza trasversale di Laura Sicignano a rappresentare il segno di discontinuità che guiderà il teatro Stabile di Catania verso nuovi e migliori orizzonti. Ne sono certi i vertici del Cda che quest’oggi hanno convocato nella sala Verga di via Fava giornalisti e pubblico per presentare il nuovo direttore. Dopo mesi di valutazione, e studio delle oltre 50 domande pervenute al teatro – che il 15 novembre scorso ha indetto il bando – e il riserbo mantenuto quasi fino all’ultimo, la scelta è caduta sulla regista genovese che vanta un corposo curriculum e diverse esperienze maturate nell’ambito manageriale teatrale. Insomma, una decisione non scontata – che ha innescato già qualche polemica – e che va oltre il contesto catanese.

“Con il tempo siamo certi che capiranno tutti il perché abbiamo scelto Laura – ha affermato il presidente del Cda del teatro, Carlo Saggio. L’idea era quella di trovare il miglior direttore per questo specifico teatro, una figura che coniugasse l’esigenza di una forte funzione amministrativa, con la voglia di valorizzare questo territorio e al contempo fosse dal respiro nazionale. Insomma, volevamo fare grandi cose. E siamo contenti e molto soddisfatti di questa scelta, siamo certi di aver fatto quella giusta proprio in virtù del profilo artistico e manageriale della Sicignano”.

Forte, sicura e sorridente la Sicignano non ha sbagliato una risposta. Conosce poco o forse nulla di Catania e del territorio, ma questo non la spaventa. Ha iniziato ringraziando i lavoratori che molto hanno patito la crisi vissuta dal teatro, per poi aggiungere “Avrò bisogno dell’aiuto di tutti, dai lavoratori, ai giornalisti agli spettatori per conoscere il cuore e il carattere di questa città meravigliosa e complessa. Ritengo che il teatro sia il cuore pulsante di una pòlis dove si devono incrociare i saperi e le contraddizioni. E’ lo specchio della città. Vorrei che questo teatro fosse centripeto, cioè che attiri tutte le fasce, anche le periferie e azzeri le distanze. Organizzeremo incontri, e farò di tutto per conoscere a tutti i livelli Catania. Credo che si possa fare. Io sono felicissima di essere qui e ci metterò tutta la mia forza”.

Quanto alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore regionale ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi, che aveva criticato la scelta del Cda di nominare la Sicignano al posto di Moni Ovadia, Saggio taglia corto. “Non c’è stata nessuna pressione politica. Qualora ci fossero state le avremmo respinte”. “Non sono mai stata iscritta ad alcun partito, e non sono amica del ministro Franceschini”, aggiunge invece la Sicignano che ammette di essere stata candidata alle regionali ma come un’indipendente. “E’ stata un’esperienza utile che mi è servita per capire tante cose”.

E tornando al futuro del teatro e al nuovo incarico, “Mi piacerebbe lavorare con i giovani e con le scuole, perché il teatro ritengo sia una forza propulsiva della creatività. E poi portare fuori il teatro, per farlo conoscere a tutti. Il teatro fa bene e rigenera l’individuo. Lavoreremo molto alle produzioni, valorizzando la drammaturgia siciliana, che è meravigliosa, del passato ma anche del presente, coinvolgendo artisti del territorio sia di grande notorietà e di livello e sia i nuovi talenti”. La Sicignano si è particolarmente distinta nell’ambito del teatro sperimentale diventando nel 1994 fondatrice e direttore del Teatro Cargo a Genova, oggi ente sostenuto dal ministero per i Beni culturali e noto per la predilezione dei nuovi talenti artistici. Cosa che il nuovo direttore vuole continuare a fare qui a Catania, “Vorrei lo Stabile diventasse fucina di nuovi talenti”. E’ la prima volta che una donna assume la direzione di un teatro di tale prestigio. “Mi trasferirò qui a Catania”, dice ancora.

Ma i problemi del teatro sono tutt’altro che risolti. La conferenza stampa di oggi è servita anche per illustrare il quadro attuale dell’ente che è oggetto – come è noto – di un complesso iter di risanamento economico finanziario. Il piano – varato dall’ex commissario Giorgio Pace – è al vaglio del tribunale di Catania. Nel corso intanto delle ultime udienze non sono state riscontrate ulteriori opposizioni da parte dei creditori. “L’88% ha votato a favore”, spiega Saggio. Si attende ora la decisione del giudice che dovrà valutare la fondatezza del piano ed emettere un decreto salva azienda. “Noi siamo in grado di pagare. Siamo certi però aver presentato un buon piano. Il nostro desiderio è rimetterci in careggiata senza più assumerci d’ora in poi obbligazioni che non possiamo onorare. Abbiamo grande rispetto del lavoro del giudice e attenderemo tutto il tempo che serve”.

Il teatro si trova inoltre uno stato di tensione finanziaria a causa dei ritardi accumulati nel versamento dei contributi da parte degli enti soci. All’appello mancano attualmente i fondi della Provincia, e quelli del ministero che verranno sbloccati solo all’indomani della decisione del giudice. Intanto, i lavoratori sono ancora in attesa dello stipendio di gennaio, che Saggio assicura arriverà a giorni. “Stiamo studiando per sbloccare anche questo problema di carattere finanziario e non economico”.

 

 


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