Stato-Regione intesa vicina |Tutte le imposte alla Sicilia - Live Sicilia

Stato-Regione intesa vicina |Tutte le imposte alla Sicilia

L'assessore Bianchi a Roma: possibile un accordo per l'applicazione dell'articolo 37 dello Statuto che lascia alla Sicilia le imposte delle imprese operanti nell'Isola ma con sede legale altrove. Prosegue il lavoro sul documento finanziario. Il governo intende rivedere il sistema di gestione dei tremila lavoratori ex Pip presi in carico nel 2012 dal Comune di Palermo

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PALERMO – Luca Bianchi continua il complicato lavoro di tessitura del Bilancio in tempi di vacche magre. L’assessore all’Economia è oggi a Roma per una serie di incontri con i tecnici del ministero, che dovranno mettere a punto la norma che permetterà l’utilizzo dei fondi Fas per finanziare il trasporto pubblico locale e i collegamenti marittimi con le isole minori, concordata col ministro Fabrizio Barca. Si tratta di circa 300 milioni di euro, che permetteranno al governo di liberare risorse dal bilancio della Regione. E in serata dalla Capitale arrivano notizie incoraggianti. Sarebbe vicino, riferisce l’Ansa, l’accordo tra Stato e Regione per l’applicazione dell’art.37 dello statuto speciale, in base al quale spettano alla Sicilia le imposte pagate dalle imprese con stabilimenti nell’isola ma sede legale altrove. “Una svolta storica”, dice all’Ansa l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, a Roma per i tavoli aperti col governo Monti. Il Dipartimento Finanze della Regione, in raccordo con il ministero del Tesoro, ha predisposto un decreto, già sul tavolo del governatore, Rosario Crocetta. La trattativa è aperta e potrebbe chiudersi nelle prossime ore, apprende Livesicilia.

In base all’accordo, in fase di definizione, per il primo anno ci sarà un sorta di compensazione tra le imposte, incassate dallo Stato ma che saranno girate alla Regione, e i trasferimenti statali, in modo da non appesantire le casse di Roma, in una fase difficile per il bilancio pubblico. Al di là delle nuove entrate per le casse regionali i cui maggiori benefici saranno apprezzabili dal prossimo anno, secondo l’assessore Bianchi l’accordo “permetterà di aprire una nuova fase di politica economica in Sicilia, oltre che fiscale”. “L’intesa è vicina – spiega l’assessore – siamo ai dettagli”. Ecco cosa prevede l’art. 37 dello statuto: “Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi. L’imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima”.

L’applicazione dell’articolo 37 dello Statuto è stato nella scorsa legislatura una battaglia del governo autonomista guidato da Raffaele Lombardo. La norma non ha mai trovato applicazione.

Gli assessorati, intanto, stanno procedendo a individuare le spese da inserire in Bilancio, secondo il criterio del budget zero. “Il grosso del lavoro è fatto”, spiega Bianchi a Livesicilia. Sui forestali, ad esempio, Bilancio e Agricoltura hanno messo a punto un piano di “razionalizzazione e ripartizione della spesa”, dice Bianchi, secondo lo schema annunciato in conferenza stampa la settiamna scorsa dal governatore Crocetta e dall’assessore Dario Cartabellotta.

Più complessa è la grana degli ex Pip, i tremila lavoratori che la Regione prese in carico nel 2010 dal Comune di Palermo attraverso la Trinacria Onlus. La loro situazione è analizzata oggi dall’edizione palermitana di Repubblica, che spiega come per tenere in piedi tutto il carrozzone servano 56 milioni di euro contro i 36 dell’anno scorso (e i 20 che si trovano nelle casse del governo). “Si deve cambiare il sistema, Trinacria Onlus ha ingenti costi amministrativi per la Regione, per esempio per le consulenze per le buste paga”, dice Bianchi (sul punto oggi la Trinacria replica su Repubblica raccontando di aver chiesto il distacco di personale per occuparsi delle buste paga). L’obiettivo del governo è abbassare i costi, salvaguardando i tremila ex Pip. Ma la strada è disseminata di ostacoli, visto anche che i lavoratori furono assunti a tempi indeterminato e pagati direttamente dalla Regione. “La strada potrebbe essere  quella di forme di sussidio diretto per l’inserimento nel mondo del lavoro – osserva Bianchi a Livesicilia -. Per le politiche attive del lavoro abbiamo delle risorse. Per questo della questione si sta occupando l’assessorato al Lavoro”. Il dossier, insomma, è ancora aperto.


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