PALERMO – “Da questa indagine non emerge la partecipazione alla strage di Capaci di soggetti esterni a Cosa nostra. La mafia non prende ordini e dall’inchiesta non vengono fuori mandanti esterni”. Lo ha detto il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari commentando l’operazione della Dia che ha portato all’arresto di 8 persone coinvolte nell’attentato a Giovanni Falcone. “Possono esserci soggetti che hanno stretto alleanze con Cosa nostra – ha aggiunto il procuratore di Caltanissetta – ed alcune presenze inquietanti sono emerse nell’inchiesta sull’eccidio di Via D’ Amelio: ma in questa indagine non posso parlare di mandanti esterni”.
Secondo il magistrato “il tritolo usato a Capaci faceva parte dell’esplosivo usato poi nelle stragi del ’93 e nel fallito attentato all’Olimpico”. “Erano – ha aggiunto – 4 ordigni bellici recuperati in mare, sconfezionati e polverizzati. Una mole enorme di tritolo che spinse Totò Riina a dire: ‘Abbiamo tanto esplosivo da fare guerra allo Stato”.