CATANIA – La ragazza vittima dello stupro, il suo fidanzato, il Comune di Catania e alcune associazioni anti violenza: sono le parti civili ammesse al processo che si celebra, a porte chiuse, a Catania a quattro egiziani accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una tredicenne commessa il 30 gennaio scorso nei bagni pubblici della Villa Bellini davanti al suo ragazzo diciassettenne.
L’udienza è stata aggiornata al 21 ottobre prossimo. Un quinto imputato maggiorenne sarà processato col rito abbreviato.
Le indagini sullo stupro a Villa Bellini
Nell’ambito delle indagini dei Carabinieri sono indagati e detenuti altri due egiziani non maggiorenni: per entrambi la Procura per i minorenni di Catania ha chiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato: uno ha avuto accesso al rito abbreviato e l’altro è sotto processo col rito ordinario.
Determinanti nelle due inchieste sono state le dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato che hanno denunciato la violenza e poi riconosciuto gli aggressori. Le loro testimonianze sono state acquisite durante un incidente probatorio che si è svolto davanti ai due gip, distrettuale e per i minorenni, che è stato acquisito agli atti dei due procedimenti e che sarà riversato direttamente nei fascicoli dei diversi processi.