Palermo, stupro del Foro Italico: richieste di pena pesanti

Stupro del Foro Italico: “sono tutti colpevoli”, ecco le richieste di pena

Il gruppo si sposta verso il Foro Italico
La parola passa alle difese

PALERMO – La richiesta di pena è pesante. Secondo la Procura di Palermo, i sei imputati sono tutti colpevoli dello stupro di gruppo subito da una ragazza di 19 anni nel cantiere abbandonato del Foro Italico.

Queste le richieste di condanna avanzate dal procuratore aggiunto Laura Vaccaro e dai sostituti Mario Calabrese e Monica Guzzardi: 12 anni ciascuno per Angelo Flores, Gabriele Di Trapani, Cristian Barone ed Elio Arnao; dieci anni e 8 mesi per Samuele La Grassa. Le richieste tengono conto dell’aumento per le aggravanti e della riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato.

La Grassa non avrebbe partecipato materialmente agli abusi sessuali pur avendo, secondo l’accusa, “pienamente condiviso il progetto criminale del gruppo”. Ed è per questo che la richiesta di pena nei suoi confronti è inferiore a quella degli altri.

Un settimo imputato, Riccardo Parinello, è stato condannato separatamente in primo grado a 8 anni e 8 mesi con l’abbreviato dal Tribunale per i minorenni. Ho compiuto 18 anni dopo dopo i fatti dell’estate 2023.

Nel corso dell’esame hanno tenuto una linea difensiva comune: la diciannovenne era consenziente. Sarebbe stata lei, nell’estate dell’anno scorso, dopo averli incontrati alla Vucciria, a convincerli a spostarsi nel cantiere abbondonato. Uno di loro alla scorsa udienza ha chiesto di leggere una leggere una lettera: “Una vergogna. Chiedo scusa alle donne che amo”.

Secondo il racconto degli imputati, la diciannovenne scelse di avere un rapporto sessuale con tutti i ragazzi per provare nuove esperienze. La parola passa ora alla parte civile e poi alle difese.

“Nessuno ha chiesto scusa”

“Sono reati che prevedono condanne molto pesanti come previsto dal codice. A me dispiace molto che questi giovani rischino una condanna molto alta, ma chi sbaglia paga”.

È il commento dell’avvocato Carla Garofalo che assiste la vittima dello stupro avvenuto nel luglio dello scorso anno al Foro Italico a Palermo. Dopo una lunga requisitoria oggi sono arrivate le richieste di condanne per i giovani accusati di aver stuprato a turno in un cantiere abbandonato la ragazza allora 19enne. Uno di loro avrebbe ripreso la violenza con il cellulare.

“In aula ho ribadito oggi che nessuno dei giovani ha chiesto scusa alla vittima – aggiunge l’avvocato Garofalo – E’ stata letta una lettera da parte di uno dei giovani nella quale è stato chiesto scusa alla mamma, alla sorella, alla fidanzata. Nessuna parola per chiedere scusa alla vittima. Quella per me è una lettera kamikaze”.


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