PALERMO – Qual è lo stato delle mafie in Europa, cosa deve fare la politica per evitare che la mafia intervenga nel gioco delle competizioni elettorali, quali saranno gli interventi che verranno proposti dalla Commissione antimafia europea. Questi alcuni dei temi trattati durante il primo evento della sesta giornata del Festival della Legalità che ha gettato uno sguardo fuori dai confini nazionali.
“La domanda da cui partire non è dove sono arrivate le mafie, ma dove non sono arrivate”. Inizia così l’intervento di Sonia Alfano – presidente della prima Commissione antimafia europea, istituita nel marzo di questo anno – che ha sottolineato l’importanza del dialogo da istituire con i giovani. Intervenuti a Villa Filippina anche Salvatore Iacolino, vicepresidente della Commissione libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo e relatore della commissione antimafia, Ignazio De Francisci, avvocato generale e Angelo Carmona, professore di diritto penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza della Luiss Guido Carli.
Chiari i progetti da attuare: “C’è la necessità di armonizzare le legislazioni – ha detto la Alfano – tutti i 27 paesi dell’Unione Europea devono inserire il reato di associazione mafiosa e il 41 bis”. Un’estensione che viene reputata necessaria, ma non sufficiente dal professore Carmona che ha aggiunto: “La fase di internazionalizzazione delle mafie è già stata superata da quella della globalizzazione”.
Un secondo passo appare imprescindibile: “Va istituita una Procura europea – ha detto l’avvocato generale De Francisci – che deve essere agile, snella e che intervenga nei confronti degli euro crimini. L’Unione Europea può in maniera più incisiva rispetto ai singoli stati membri”. Ed è proprio De Francisci, che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme sui legami tra mafia e politica, ad auspicare che il governo inserisca nelle comunicazioni ufficiali oltre alla mole di informazioni sul dato economico anche quello sui valori etici. Di qui il richiamo alle liste pulite, ai codici di comportamento, al buon esempio che la politica dovrebbe dare. “La classe politica – ha detto su questo argomento Iacolino – deve offrire una scelta. Abbiamo assistito a situazioni disarmanti che fanno provare disgusto”.
Il monito lanciato ai giovani studenti presenti all’incontro è quello di far leva sulle parole e sulla memoria: “Non pensate mai che le cose non vi riguardino – ha concluso la Alfano – siate protagonisti attivi”.
La proposta dell'avvocato generale Ignazio De Francisci al dibattito sulle mafie in Europa. Ma si è parlato anche dei rapporti mafia-politica: secondo Iacolino "La classe politica deve offrire una scelta. Abbiamo assistito a situazioni che fanno provare disgusto”. Sonia Alfano: "Tutta l'Europa adotti il 41 bis".
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo