Sull’Etna le piste low cost |Ma manca il costo dello ski pass - Live Sicilia

Sull’Etna le piste low cost |Ma manca il costo dello ski pass

Una ricerca effettuata da TripAdvisor decreta il Vulcano, la meta meno costosa in tutta Europa. Gli addetti ai lavori: “Siamo lusingati, ma manca ancora il piano tariffarrio dell’offerta per la futura stagione sciistica”

LA STAGIONE SCIISTICA
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Etna nord - freestyle (Fonte - sito www.etnasci.it)

CATANIA – L’Etna è la meta più economica per gli amanti dello sci in tutta Europa. Ad affermarlo è TripAdvisor, il sito web dedicato al mondo dei viaggi e del turismo. Con soli 122,39 euro è possibile – secondo quanto riportato da Tripindex Sky – trascorrere una notte in hotel, noleggiare l’attrezzatura base, usufruire dello ski pass giornaliero, cenare con un pasto locale e un buon boccale di birra. Numeri che, se da un lato lusingano gli addetti ai lavoro nostrani, dall’altro fanno un pò riflettere. “Tale ricerca – commenta Dario Teri, creatore di Etnasci.it – sarà stata effettuata sulla base dei dati della scorsa stagione, considerato che ancora le tariffe relative agli ski pass non sono state rese note. E questa, purtroppo, rimane una caratteristica dell’Etna: mentre nelle altre stazioni si comincia a lavorare all’attività ad aprile, da noi solo in prossimità dell’imminente apertura degli impianti. Ciò non consente, agli addetti ai lavori, di avere un quadro chiaro, con la conseguente impossibilità di creare pacchetti turistici pronti ad attrarre sul vulcano più alto d’Europa appassionati provenienti da ogni parte del mondo”. Anche la società Funivia dell’Etna conferma, al momento, la mancanza del piano tariffario. I problemi, dunque, sembrano essere sempre gli stessi. Mancanza di programmazione, tempi burocratici troppo lunghi e finanziamenti pubblici vanificati perché non adoperati nei tempi previsti.

“Nel 2006, ad esempio – continua – avevamo a disposizione un milione e seicento mila euro da utilizzare per migliorare le condizioni strutturali degli impianti, ma per problemi burocratici non si è fatto nulla. La mancanza di una visione strategica da parte di tutti gli enti pubblici, per mettere in campo tutte quelle forze atte a garantire il corretto funzionamento delle località sciistiche, non invoglia il privato ad investire sul settore, generando una mancanza di servizio. Purtroppo, ancora oggi, il turismo invernale non viene considerata una vera e propria risorsa in Sicilia. Ed è un vero peccato considerato che l’Etna rappresenta un raro caso in cui è possibile praticare una variegata gamma di attività sportive che potrebbero essere realmente trainanti per l’economia locale”. Dallo sci allo snowboard, passando per l’escursionismo, lo sci alpino e il freeride.

E se ancora rimane un punto interrogativo il piano tariffario dell’offerta prevista per la nuova stagione, fra le novità confermate: il ripristino del comprensorio sciistico nord etneo. “Sul versante di Linguaglossa – conclude Dario Teri – l’impianto che era stato distrutto dall’eruzione del 2002, dopo dieci anni, è stato finalmente ricostruito. Questa notizia ci rende particolarmente contenti. Speriamo di avere, a breve, chiarezza per il versante di Nicolosi in cui, la scorsa stagione, alcuni impianti sono rimasti chiusi per sopraggiunti contrasti tra l’ente comunale e la società privata che li gestisce. Occorre un lavoro di squadra per potenziare questa bella realtà che nei fine settimana riesce a toccare cifre come 4 mila sciatori nelle piste”.

 


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