PALERMO – Udc e Pd provano a blindare la riforma delle Province per evitare clamorosi scivoloni all’Ars. La quadra si cercherà in un vertice romano lunedì sera. Un summit a cui prenderanno parte il ministro Gianpiero D’Alia e Davide Faraone, che stamattina hanno concordato l’incontro, ma anche il presidente della Regione Rosario Crocetta, il capogruppo Baldo Gucciardi e il presidente della prima commissione Antonello Cracolici. Non ci sarà invece l’attuale segretario Giuseppe Lupo. Al vertice, fissato per le 20, parteciperanno anche gli altri movimenti politici della maggioranza.
D’Alia e Faraone si sono visti stamattina a Roma, in galleria Sordi. Un incontro cordiale, nel quale il plenipotenziario di Renzi in Sicilia ha escluso la veridicità delle voci che vorrebbero proprio Renzi come regista del fuoco di fila del Pd contro l’Udc dei giorni scorsi. D’Alia ha ribadito che l’Udc non è disposta a votare la legge sui liberi consorzi per come uscita dopo il lavoro di sintesi di Cracolici in commissione, per le ragioni esposte nell’intervista a Livesicilia di oggi.
Lunedì, quindi, si cercherà un’intesa in extremis, visto che martedì il testo approderà in Aula. I tempi per approvare la la legge sono strettissimi, il 15 vanno indetti i comizi elettorali, salvo che contestualmente, come appare ormai pacifico, si voti anche la proroga dei commissari. Ma per blindare il voto sulla proroga (lì il governo rischia di cadere e in quel caso la figuraccia sarebbe difficilmente sostenibile), bisogna trovare un accordo robusto sulla riforma.
“Su una cosa sono d’accordo con D’Alia: il mondo non si può fermare perché un partito celebra il congresso – commenta il capogruppo Gucciardi -. Responsabilmente, contestualmente al congresso, ci occuperemo di riforme”. L’incontro di lunedì, negli accordi raggiunti oggi da Faraone e D’Alia, dovrebbe essere solo il primo. Un altro si terrà dopo il congresso dei democratici.
