Sunia e la Cgil: "Uno sportello |per la "mediazione abitativa" - Live Sicilia

Sunia e la Cgil: “Uno sportello |per la “mediazione abitativa”

I sindacati chiedono anche la modifica del regolamento sul buono casa.

emergenza casa
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CATANIA – Il Sunia e la Cgil di Catania chiedono al Comune l’apertura di uno sportello dedicato specificatamente alla “mediazione abitativa”, nonché la modifica del regolamento sul bonus casa che consenta la prosecuzione del sostegno oltre i due anni. Lo spiegano in una nota la segretaria del Sunia, Giusi Milazzo e la responsabile del Dipartimento lavoro pubblico e diritti abitativi della Cgil, Rosaria Leonardi, che pur “considerando positivamente la modifica all’erogazione del bonus casa apportata dall’amministrazione comunale con l’avviso recentemente pubblicato”, ritengono che questa innovazione, raggiunta anche grazie all’azione del Sunia, non sia ancora sufficiente a stimolare l’incontro domanda/ offerta a favore dei nuclei famigliari più disagiati.

Per Cgil e Sunia è inoltre indispensabile introdurre anche negli appositi regolamenti comunali, riduzioni significative sulla tassazione locale per quei proprietari che mettono a disposizione le loro abitazioni proprio per i nuclei famigliari disagiati. “Chiediamo anche la modifica del regolamento sui beni confiscati alla mafia, inserendo la possibilità che vengano assegnati per fini abitativi. Siamo convinti che in un contesto sociale ed economico in cui la povertà delle famiglie cresce, così come la mancanza di lavoro e il disagio abitativo, (ogni anno circa 800 famiglie perdono la casa con sfratto esecutivo) sia necessario che le istituzioni assumano come priorità l’emergenza abitativa intesa nella sua globalità”.

CGIL e SUNIA chiederanno anche un incontro alla Commissione comunale che sta censendo e valutando i beni immobili in disuso, e incontreranno presto l’assessore comunale al Patrimonio che ha già dichiarato la necessità di dismissione di alcuni edifici pubblici sul territorio catanese. “Per questo l’apertura di sportelli dedicati in cui ci si possa prendere in carico con professionalità chi esprime questo disagio è a nostro avviso un segnale concreto di attenzione. – ribadiscono Leonardi e Milazzo- Ribadiamo poi che lo stesso debba farsi per chi soggetto a sfratto per morosità richieda il contributo per la morosità incolpevole. Anche in questo caso il cittadino bisognoso non può essere lasciato solo e c’è la necessità che sia assistito in tutto il processo di mediazione con i proprietari sino all’erogazione del beneficio”.

 

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