Sviluppo Italia, sciopero a oltranza |"Chiediamo coerenza a Crocetta" - Live Sicilia

Sviluppo Italia, sciopero a oltranza |”Chiediamo coerenza a Crocetta”

Niente nuove commesse per la società.

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PALERMO – Nuovo grido d’allarme dei dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia, che proclamano lo sciopero a oltranza e d domani torneranno a manifestare. “Oggi, martedì 10 maggio 2016, il liquidatore scelto dal Socio nella persona dell’avvocato Andrea Vincenti, ex consigliere di amministrazione della Società, dopo la rinuncia all’incarico dell’ex Presidente Carmelina Volpe, ha fatto il suo esordio in azienda incontrando il personale di Sviluppo Italia Sicilia – si legge in un comunicato delle rappresentanze sindacali aziendali First CISL, Fisac CGIL, Uilca UIL di Sviluppo Italia Sicilia – . In contrasto con gli impegni assunti dal Governo regionale e votati dal Parlamento appena una settimana fa, con l’approvazione del Ddl stralcio, in cui veniva annunciata la messa in bonis della società con la revoca della procedura di liquidazione e l’affidamento di nuove attività, l’avvocato Vincenti ha comunicato di avere ricevuto dal Socio il divieto formale ed esplicito ad acquisire nuove commesse”.

“Lo scenario che si apre davanti ai lavoratori dell’azienda – prosegue la nota – è segnato ed è quello sostenuto la settimana scorsa dall’Assessorato all’Economia, in cui l’ipotesi di tutela dei livelli occupazionali con la ricollocazione del personale in altra società regionale non esiste nei piani. In assenza assoluta di risorse per riavviare le attività e pagare i crediti i lavoratori andranno incontro al licenziamento collettivo. Considerata pertanto la drammaticità della situazione, i lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia hanno deliberato di proseguire nel blocco di tutte le attività e proclamato lo sciopero ad oltranza, a partire già dalle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 maggio, dove manifesteranno davanti Palazzo d’Orleans, per chiedere al Socio, il Presidente Crocetta, atti concludenti e coerenti con la volontà manifestata dallo stesso Governo e dal Parlamento regionale di rilanciare la Società e salvaguardare i livelli occupazionali”.

 

Le RSA First CISL, Fisac CGIL, Uilca UIL di Sviluppo Italia Sicilia


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