'Sviluppo per Gela': | "E' una riforma farsa" - Live Sicilia

‘Sviluppo per Gela’: | “E’ una riforma farsa”

La riforma delle province non piace a molti. Pubblichiamo la lettera che ci arriva dal comitato per lo sviluppo dell'area gelese.

la lettera
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PALERMO – Approvata in Prima commissione all’Ars, la legge di dismissione delle province che istituisce i liberi consorzi di comuni sta già facendo molto discutere. In merito, riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato per lo sviluppo dell’area gelese, che ha scritto al presidente della Regione per “denunciare – si legge nella lettera – la grave ingiustizia nei confronti della comunità gelese in tema di province e liberi consorzi”.

“Premesso che il comitato ha condotto la prima proposta di legge popolare siciliana, supportata da 18.655 firme di elettori siciliani (ne occorrevano 10.000 per l’iter), che è risultata anche la prima in Italia per l’istituzione di una Provincia, e che l’iter è terminato negativamente il 13 dicembre 2011 dopo che la procedura è stata stravolta, calpestando letteralmente i diritti costituzionali dei cittadini italiani.
Considerato che l’area gelese, da oltre un secolo, prova in tutti i modi ad ottenere quella autonomia politico-amministrativa che permetterebbe la libera gestione del territorio (autonomia che sicuramente permetterebbe una maggiore crescita dell’area).
Visto che il testo base adottato dalla I Commissione è quello che non prevede una vera riforma, ma una subdola trasformazione delle Province, rendendo vani i buoni propositi annunciati.
Oggi, si prova a far passare a tutti i costi una riforma, quella delle province, che così come prevista dal DDL 642, la si può chiamare in tanti modi, di certo non riforma.
Una riforma vera sull’ente intermedio siciliano deve necessariamente tenere conto dei cambiamenti avvenuti dal 1818, anno della fondazione delle province, della crescita di alcune città, dello spostamento demografico che dall’interno ha condotto decine di migliaia di abitanti verso le coste, delle distanze chilometriche tra città, tra capoluoghi. Ed invece niente, ci si prepara a sottoporre al voto dei parlamentari siciliani, un ddl che è una copia della legge regionale 9/86, tutto rimane compreso nella perimetrazione delle attuali province, compreso il clamoroso errore di Enna, che con appena 27.000 abitanti, si ritrova i servizi di un capoluogo, vicino, un altro capoluogo a soli 15 km di distanza: Caltanissetta. Insieme al centro di un’area che risulta la meno popolata della Sicilia.

Tutto velato dalla giustificazione del risparmio. Nessuno però si stupisce del fatto che, con le tre aree metropolitane, aumenteranno di tre gli enti intermedi siciliani, il tutto senza risolvere alcun problema, se non quello di aver fatto una (finta) riforma nei tempi stabiliti.
Mentre nessun cenno a territori, come l’area gelese ad esempio, territori che negli anni hanno dato un rilevante supporto economico all’Italia ed alla Sicilia, con l’agricoltura (la fascia compresa tra Vittoria, Acate, Niscemi, Gela, Butera e Licata, è la più grande in Europa per produzione serricola), con l’estrazione in 54 pozzi petroliferi, la raffinazione, subendo l’inquinamento e pagando un prezzo in vite umane inesorabilmente alto. Territorio che concentra una grande porzione di popolazione siciliana: alcune delle città più importanti della Sicilia, infatti, sono comprese in quest’area.

Dopo aver provato in tutti i modi a centrare l’obiettivo Provincia prima, Libero Consorzio oggi, con tutti i mezzi legalmente messi a disposizione dei cittadini, ci sentiamo spinti dalle istituzioni siciliane sulla via della illegalità. Vi chiediamo, quindi, di non istigare i cittadini dell’area centro-meridionale della Sicilia alla rivolta.
Noi, riuniti in comitato, da 10 anni ci siamo e lavoriamo gratuitamente per centrare un importante obiettivo per il territorio, e voi istituzioni siciliane siete ben pagate dal popolo per fare riforme vere. Se il risultato di queste riforme è il ddl 642, per favore dimettetevi, perché, per copiare, abbiamo tanti bambini nelle scuole elementari siciliane.

Filippo Franzone
Portavoce Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese
Unione di Associazioni

Presidente comitato Progetto Provincia


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