Complice la celebrazione dei 60 anni della Rai, il Festival di Sanremo riesuma vecchie glorie della tv italiana. A conferire alla kermesse un sapore e un'atmosfera prettamente vintage basterebbero da sole le gemelle Kessler, oggi 78enni, impegnate a sgambettare come ai vecchi tempi. Ma, in apertura, c'è anche Claudio Santamaria nell'omaggio al maestro Manzi che negli anni '50 alfabetizzava gli italiani dal piccolo schermo. Il cerchio si chiude quando sul palco fa la sua apparizione Franca Valeri pronta a regalare uno dei suoi sketch. Luciana Littizzetto, che ha l'onore di affiancare la 93enne nella gag, è sopraffatta dall'emozione. Sul fronte della musica, l'orologio torna indietro al 1985 ovvero all'ultima volta che Claudio Baglioni varcò la porta dell'Ariston. Quasi trent'anni dopo, il cantante torna a Sanremo con un impeccabile medley, cedendo al corteggiamento serrato dell'amico Fazio. Sul fronte della gara canora, a sfidare l'evergreen Ron ci sono i favoriti Noemi e Francesco Renga, eredi della tradizione neomelodica sanremese, ma anche Francesco Sarcina, ex leader de Le Vibrazioni che si dà al selfie in diretta tv, e Riccardo Sinigallia, ex Tiromancino con un brano tipicamente tiromanciniano. A tarda ora, cantano quattro nuove proposte ma solo due accedono alla finalissima di sabato: Diodato e Zibba. Il pubblico si è appena ripreso dall'esibizione di Rufus Wainwright. Niente crocifissioni in scena o altre provocazioni per il cantante canadese definito "blasfemo" dai Papaboys. A rapire il pubblico in sala e a casa è la sua voce da brivido.