I carabinieri sono andati a casa a cercarlo per ascoltarlo, ma di lui non ci sarebbe traccia. Secondo alcuni testimoni, saprebbe cosa è accaduto all'interno del locale notturno nella folle notte costata la vita al giovane medico.

Due piste seguite dalla Polizia, una porta ai piani alti della burocrazia regionale.

La nota della Procura (nella foto il procuratore Salvi): "Può ritenersi che la morte della piccola Nicole sia dipesa da una complessa serie di concause, sin dal momento del parto e delle terapie effettuate nelle primissime fasi di vita della bambina".

Il presidente della Regione in una intervista a 'La Stampa': " Bisognerà entrare nel merito delle decisioni del personale medico, che sicuramente ha fatto degli errori di valutazione".

Gli esperti che hanno analizzato i resti umani rinvenuti in un grosso bidone sono riusciti ad isolare una traccia parziale di Dna compatibile con quello della giovane uccisa lo scorso aprile nel paese in provincia di Palermo.

Il pentito Vito Galatolo racconta che un altro uomo doveva morire la notte che uccisero Davide Romano. Solo il caso avrebbe evitato che il killer entrasse in azione in corso dei Mille a Palermo.

I destini di un uomo e una donna si sono incrociati 25 anni dopo il fatto di sangue che coinvolse i rispettivi genitori in piena guerra di mafia. Lui è il rampollo di una potente famiglia mafiosa della provincia di Palermo.

Cade la prova chiave. Scagionato un cliente di Anna Maria Renna, assassinata in via Maggiore Toselli, e affetto da schizofrenia. Era sua la scarpa con la suola sporca di una sostanza che sembrava ma non era sangue. Il Dna del killer trovato nel lavandino.

A cavallo fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta l'avanzata di Totò Riina era inarrestabile. Gaetano Grado provò a resistergli. Oggi la sentenza su quattordici omicidi. La prescrizione "cancella" la scia di morte voluta dal collaboratore di giustizia.

Dario Bizzarra, un ragazzo di Vittoria, nel Ragusano, morì nel 2009 dopo essere stato trasportato all'ospedale Civico. Fu aggredito da due extracomunitari, mai individuati, che gli diedero fuoco con la benzina.

I finanzieri hanno rastrellato fondo Pipitone, una zona nella periferia di Palermo, alla ricerca del tritolo da utilizzare per l'attentato al pm Nino Di Matteo. È lo stesso luogo dove c'era la camera della morte del potente clan mafioso, alleato dei corleonesi.

I verbali di Vito Galatolo svelano i piani di morte della mafia palermitana. Nel mirino parenti, pentiti e "traditori". E lui era pronto ad eliminare la sorella Giovanna che, per prima, ha deciso di collaborare. 

Il malore ha colpito Mango mentre stava cantando 'Oro', uno dei suoi brani più famosi.

Una delle ipotesi di morte che viene valutata è l'eventuale reazione all'assunzione del vaccino antinfluenzale ed è per questo ch'è stato eseguito l'esame tossicologico.

Le immagini del luogo in cui è stato trovato il bimbo.