Il segretario della Uil di Catania Angelo Mattone, saluta "con favore l'avvio del processo di riforma regionale" dell'Ente "Adesso, però - auspica- si faccia una riforma giusta che dia finalmente corpo alla Città Metropolitana di Catania"

Secondo l'Upi in Sicilia si sta facendo un'operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia

L'Ars ha approvato con un'ampia maggioranza (51 voti a favore, 22 contrari) la soppressione delle Province. Entro il 31 gennaio servirà una legge per regolare i Consorzi di Comuni. Seduta fiume in Assemblea. L'opposizione protesta: "Una legge incostituzionale".

Proviene dal Psi, ma è vicino a Crisafulli: il democratico ennese è l'unico esponente della maggioranza ad aver dichiarato la propria contrarietà al disegno di legge che abolisce le Province. “Ho ricevuto tante telefonate di solidarietà”.

Soddisfatto il presidente Crocetta dopo l'approvazione del maxi-emendamento che abolisce le Province: "Riforma storica". Il capogruppo grillino però sottolinea: “Abbiamo riportato noi il tema alla ribalta”. Dalla maggioranza però parlano di “prova di forza della coalizione”.

Passa il ddl che prevede la soppressione delle Province e la creazione dei Consorzi di Comuni. La riforma andrà completata entro il 31 dicembre. Intanto, gli enti vengono commissariati. Scongiurato il rischio dei 'franchi tiratori'. Maggioranza compatta, e sostenuta dal Movimento cinque stelle. Il governatore: "Stiamo scrivendo la storia".

Il presidente di Sala d'Ercole: "Adesso vediamo chi vuole la riforma e chi non la vuole".

Il deputato regionale parla anche della possibilità che il testo finisca sotto la "scure del Commissario dello Stato. I partiti hanno preferito il passaggio in Aula dove certamente non mancheranno scontri e dilazioni". Crocetta: "Il centrodestra tenterà imboscate col voto segreto". In Aula si ripartirà da un emendamento di riscrittura dei capigruppo

A cento giorni dall'elezione all'Ars, Ferrandelli incontra lo zoccolo duro di Ora Palermo, che è stato il suo supporto nelle due campagne elettorali portate avanti nel giro di pochi mesi, e affronta anche i temi dell'attualità politica regionale.

Cambia strategia il governo, che chiede ai partiti di opposizione di votare la legge stralcio e poi discutere assieme una riforma organica. "Il nostro testo è solo una traccia", afferma Crocetta. Per ora non cambia invece la propria posizione il centrodestra.

Nel corso dell’incontro a Palazzo dei Normanni, i rappresentanti dell’Unione regionale Province siciliane hanno attaccato l'esecutivo, presentando un proprio disegno di legge. “Noi espressione del popolo”, dice Giovanni Avanti.

Presentati 194 emendamenti. Dalla maggioranza il Pd lancia un monito: “Attenzione ai tentativi di insabbiamento", dice Gucciardi. Il presidente della commissione Forzese intanto sottolinea che "è indispensabile che stasera il disegno di legge approdi in Aula". E spunta un piano B.

Pippo Gianni non ci sta. Annuncia la bocciatura del ddl che elimina le Province. E chiede una sorta di "operazione verità" sui costi della riforma.

Marco Forzese, presidente della commissione Affari istituzionale, dopo l’incontro con il commissario dello Stato ha presentato un maxi-emendamento che riscrive il disegno di legge del governo.