Tagli all'Orchestra sinfonica:| “La Bonafede si dimetta” - Live Sicilia

Tagli all’Orchestra sinfonica:| “La Bonafede si dimetta”

I lavoratori puntano il dito contro i tagli al contributo dell'Orchestra sinfonica siciliana effettuati dalla Regione e chiedono delucidazioni sul futuro della fondazione. Il personale, inoltre, chiede a gran voce le dimissioni della Sovrintendente nonché assessore al Lavoro, Ester Bonafede.

la conferenza stampa
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PALERMO – L’Orchestra sinfonica siciliana rischia di chiudere i battenti. Una scure si abbatte da tempo sulla gestione economica della Fondazione e sul futuro dei circa centosessanta professionisti del settore. L’impietoso taglio previsto nella nuova finanziaria approvata dalla Regione pochi giorni fa, inoltre, costituisce un pesante ostacolo per il proseguimento dell’attività. “L’Orchestra sinfonica è un’eccellenza di cui non si può fare a meno – queste le parole di apertura di Maurizio Rosso, segretario generale Slc-Cgil, nel corso della conferenza stampa dalla sala dell’hotel Plaza Opera – Abbiamo bisogno di risorse, prospettive per il nostro futuro, fermezza e progetti seri. Basta con tutte le leggerezze commesse dal governo finora”.

Il finanziamento previsto per l’Orchestra, approvato nell’ultima finanziaria, è passato dai 10 milioni 200 mila euro dello scorso anno agli 8 milioni 700 mila euro. Una decurtazione che, a detta delle maestranze presenti alla conferenza, risulta “ridicola” in quanto non riesce neppure a coprire gli stipendi ed esclude la possibilità di programmare la nuova stagione.

Già dal 30 maggio, inoltre, l’attività potrebbe cessare in quanto il bilancio di previsione non è stato approvato. “La nuova Finanziaria regionale, a differenza di quello che si leggeva ieri sui giornali, secondo i quali veniva rasentata una pioggia di finanziamenti per i teatri è in realtà fango, solo una bufala – sentenzia Claudio Sardisco, rappresentante Fials- Cisal – Stiamo parlando di una terra che non ha altre risorse se non il turismo, l’infrastruttura siamo noi per divulgare, fare conoscere, portare in giro per il mondo la Sicilia. La cultura serve ad attrarre turismo e creare intesse, sviluppo, civiltà”.

Le critiche dei lavoratori dell’Orchestra e dei sindacalisti Fials-Cisal e Slc-Cgil, questa mattina, sono state rivolte soprattutto alla tabella H: “Hanno dato novanta mila euro per la realizzazione del centenario della Targa Florio, già avvenuto nel 2006, quante volte si deve festeggiare? E ancora, cento mila euro per il Cerisdi ente che il governo voleva sopprimere – dichiara Maurizio Rosso – è possibile che si diano soldi senza avere piena coscienza ad istituti non funzionanti o addirittura già chiusi come nel caso dell’Isida?”. La stoccata è rivolta indiscriminatamente agli assidui frequentatori di Palazzo dei Normanni: “Parliamo di un atteggiamento da parte della politica che rasenta l’incapacità o ancor peggio l’indifferenza – continua il sindacalista – I grillini non hanno assolutamente idea dell situazione problematica vissuta dalle istituzioni musicali. Per non parlare degli onorevoli di Pdl e Udc che hanno parlato dei teatri come ‘carrozzoni da chiudere’”.

Il personale, inoltre, chiede a gran voce le dimissioni della Sovrintendente nonché assessore al Lavoro, Ester Bonafede. L’assessore del governo targato Crocetta, a detta dei lavoratori, è troppo impegnata in giunta per adempire contemporaneamente ai doveri di soprintendente della Fondazione. “La nostra Sovrintendente non è presente, chiediamo a gran voce le dimissioni seduta stante – dichiarano con toni accesi i lavoratori – non risponde al telefono, prende tempo e non risolve le problematiche urgenti che si presentano, di volta in volta. Ci vuole una persona con delle capacità e delle deleghe ben precise che mandi avanti quest’istituzione prestigiosa”.

Ampie critiche anche da parte del sindacato: “Per quello che il Sovrintendente rappresenta, credo abbia fallito totalmente il suo scopo di sostenere con convinzione e con dati di fatto la nostra Fondazione – conclude Claudio Sardisco – Abbiamo bisogno di una persona che, soprattutto in questo momento drammatico, gestisca con presenza e ponderatezza l’emergenza”.

A margine, arriva una precisazione da Maurizio Rosso (Slc-Cgil): “L’assessore Bonafede ha stabilizzato 34 professori d’orchestra, ha dimezzato il debito e ha ridato linfa alle entrate di un asfittico botteghino. Il vero problema non è l’assessore – prosegue – bensì la riorganizzazione del lavoro e la costituzione di un tavolo tecnico di discussione”.


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