Tagli, precari e famiglie | La Finanziaria ha un volto - Live Sicilia

Tagli, precari e famiglie | La Finanziaria ha un volto

Nei musei andranno i dipendenti delle società regionali. I Forestali verranno impiegati nei campi più svariati. Sicilia e-Servizi rinasce. E ancora, ecco i contributi per le "coppie di fatto". La legge di stabilità è approdata all'Ars. Adesso inizia la corsa contro il tempo per approvarla, insieme al bilancio, prima del 31 dicembre.

PALERMO – Nei musei andranno i dipendenti delle partecipate. I Forestali verranno impiegati nei campi più svariati. Sicilia e-Servizi rinasce. E ancora, ecco i contributi per le “coppie di fatto”, e scomparire le borse di studio per i futuri medici. La Finanziaria del governo ha un volto. Ed è stata depositata oggi al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Quest’ultimo si prenderà qualche giorno per analizzare i documenti contabili, che poi dovrebbero transitare in Commissione bilancio. Per dare inizio alla bagarre. Perché la legge di stabilità interviene in una marea di settori. E ha già suscitato le reazioni di qualche deputato.

Fondi ai Comuni.
La legge destina l’8,47% dell’Irpef ai Comuni siciliani. Una parte di quei soldi, a dire il vero, andrà in un Fondo perequativo vincolato a specifici obiettivi individuati dall’amministrazione regionale. Prevista anche la creazione di un Fondo da 60 milioni per gli investimenti, venti milioni per integrare le spese per il ricovero dei minorenni, e altri 15 milioni per il ricovero dei disabili psichici. Azzerato, però, il Fondo per le autonomie che ammontava a circa 650 milioni. Previsto anche uno strumento per la “salvaguardia degli equilibri finanziari” degli enti locali. Ai Comuni, nel rispetto delle norme previste dal decreto Monti sulla Speding review potranno andare un massimo di cinque milioni.

I tagli nella Sanità, i musei, i Forestali
Prevista una riduzione di cento milioni di euro nelle spese per beni e servizi del Sistema sanitario regionale. “Attesa l’attuale situazione finanziaria della Regione”, si legge poi, verranno vietate le assegnazioni di borse di studio per gli specializzandi in medicina per il tirennio 2014-201. Disposto anche il divieto di affidare i servizi di pulizia dei locali dell’amministrazione a ditte esterne. Se ne occuperanno, se servirà, gli ex Pip.

I dipendenti della società partecipata Sas, invece, potranno essere impiegati nelle biglietterie dei musei siciliani. I Forestali, invece, potranno essere utilizzati dall’amministrazione regionale per le più svariate mansioni. Oltre alla gestione delle riserve e dei giardini pubblici e privati, anche – stando alla norma – per l’organizzazione di eventi e convegni. Sempre i lavoratori forestali passeranno alle dipendenze dell’Azienda Foreste. Il Corpo forestale, per utilizzarli dovrà operare tramite convenzione con l’azienda. Previsti anche i finanziamenti per l’agricoltura (5,3 milioni all’Esa per la meccanizzazione agricola) e quelli per il personale dell’Eas (19 milioni in tutto). Sempre all’Ente acquedotti ecco altri dieci milioni per la gestione della liquidazione e quella per la gestione idrica nei Comuni ancora serviti dall’Ente.

Pianta organica
La Regione prova a dimagrire consentendo il pensionamento attraverso le soglie previste prima dell’introduzione della legge Fornero (60 anni di vecchiaia per le donne e 65 per gli uomini). Ma contemporaneamente, la pianta organica si ridurrà in maniera proporzionale alle quiescenze. Nessun turn-over, quindi. Chi esce, non verrà rimpiazzato.

Casa
Le case abusive costruite da aziende private potranno essere confiscate e poi concesse dai Comuni ai cittadini aventi diritto ad alloggi popolari. Gli stessi immobili possono essere utilizzati come “case di accoglienza”. La Regione, poi, metterà in vendita i propri edifici agli attuali affittuari, o agli assegnatari di case popolari. “Tale possibilità – si legge nel testo della Finanziaria – viene estesa anche agli occupanti non assegnatari che alla data del 30 novembre risultavano occupare a qualsiasi titolo dimostrabile l’alloggio e che rientrano tra le categorie titolari di alloggi popolari”. L’adesione di Irfis alla convenzione Abi-Cdp consentirà di integrare le spese di giovani coppie per mutui sulla prima casa. Istituito anche un Fondo di due milioni per il sostegno agli “inquilini morosi incolpevoli”: i cittadini che non riescono a pagare l’affitto per cause non dipendenti dalla loro volontà.

Società partecipate e quote azionarie
Il governo ha deciso anche di mettere in vendita le quote azionari delle società partecipate considerate non strategiche. Da questa dismissione, la Regione conta di ottenere 60 milioni di euro.

Previsto anche il nuovo riordino delle società partecipate. Alla fine, dovrebbero rimamerne in vita nove. E c’è una sorpresa: tra queste, infatti, anche Sicilia e-Servizi, società in liquidazione. Oltre a questa, rimarranno in piedi Ast, Sas, Riscossione Sicilia, Irfis, Sviluppo Italia Sicilia, Siciliacque, Parco scientifico e ricerca e Seus. Le altre società non considerate strategiche verranno sciolte entro il 2014. Oppure la Regione ne uscirà, come detto, attraverso la dismissione delle quote azionarie. Previsto anche un vincolo per gli affidamenti diretti operati dalla Regione: potranno essere compiuti solo nei confronti di società a capitale interamente pubblico. Per quanto riguarda il personale di queste società, viene garantito il transito da quelle in liquidazione alle nuove, così come la mobilità tra queste società e tra queste società e l’Arpa.

Lavoro e Welfare
Per incentivare l’assunzione dei precari, poi, la Regione ha pensato innanzitutto di creare degli elenchi delle varie categorie (dai Forestali agli ex Pip, fino ai lavoratori impiegati nei Cantieri di servizio), quindi di prevedere, in occasione di bandi dell’amministrazione regionale per forniture e beni, una clausola del 20% riservata appunto a quelle categorie.

La Regione poi estenderà alle coppie di fatto le contribuzioni, le agevolazioni e i beneifici previsti a qualsiasi titolo per le famiglie siciliane. Istituirà un fondo per la disabilità (9 milioni in tre anni), e un Fondo per garantire il reddito minimo alle famiglie povere: 15 milioni in tutto. Alle famiglie spetterà una somma non superiore ai 400 euro mensili.

Turismo e sport
Istituito il “Fores” (Fondo regionale per lo spettacolo): 500 mila euro. Il 70% di questa somma andrà ai privati che non ricevono altri tipi di contributi. Un Fondo da 15 milioni, invece, servirà per la ristrutturazione del debito di enti, Teatri e Fondazioni pubbliche. Per il potenziamento delle attività sportive è previsto invece uno stanziamento di 3,8 milioni. Altri 580 mila euro verranno riservati alle società sportive che militino in campionati di “serie A”.

Le prime reazioni
Si parte da qui. Ma già non mancano le polemiche.
“Ciò che salta immediatamente agli occhi – ha detto il deputato Pdl Marco Falcone – è l’azzeramento del fondo delle autonomie locali che viene sostituito con un introito, di dubbia quantificazione, di compartecipazione di gettito Irpef. L’avere azzerato un fondo che vale 650 milioni di euro per far quadrare un bilancio, ancora troppo appesantito di spesa rigida e corrente – ha aggiunto il deputato forzista – significa compromettere definitivamente gli enti locali siciliani che, seppur in ginocchio, rappresentano la prima frontiera di tutte le emergenze”.


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