PALERMO – I carabinieri registrarono in diretta il pagamento della tangente. Ora il giudice per l’udienza preliminare Cristina Sala ha rinviato a giudizio tre persone per corruzione. La mazzetta sarebbe stata pagata da un consulente dell’azienda Rtr Rete Rinnovabili a un dirigente dell’assessorato regionale all’Energia.
Andranno a processo dal 4 giugno prossimo, davanti alla terza sezione del Tribunale, Paolo Lugiato, amministratore delegato dell’azienda, Vincenzo Salvatore Sucato, consulente esterno dell’azienda con sede a Roma (che ammise di avere pagato la mazzetta), e Vita Capria, dell’ufficio legale della società.
Salvatore Rando, all’epoca dei fatti dirigente all’assessorato regionale all’Energia, ha scelto l’abbreviato che comincerà l’11 aprile.
Nel dicembre 2015 Sucato si era dato un appuntamento con Rando per sbloccare l’autorizzazione di un impianto fotovoltaico a Ragusa, non autorizzato a collegarsi alla linea elettrica. Il Gse (Gestore di Servizi Energetici Spa) non avrebbe potuto erogare gli incentivi previsti dalla legge per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le cimici registrano la consegna del denaro: “… questi sono i tuoi con più… mille e nove, sono tre e nove… aspetta che ho pure cento che le ho prese a parte…”. In totale, tremila e novecento euro a cui Sucato voleva aggiungere altri cento euro che poco prima il figlio aveva prelevato al bancomat. “Se non te li trovi è lo stesso… mica succede niente”, lo tranquillizzava Rando.