Tassa di soggiorno e scuole | La giunta approva 9 delibere - Live Sicilia

Tassa di soggiorno e scuole | La giunta approva 9 delibere

Presentata la prima bozza di regolamento sulla tassa di soggiorno e ci sono altri 500 mila euro per le scuole e 500 mila per il mercato ortofrutticolo. Aumenta il numero dei certificati anagrafici digitali. Chiesto il marchio di qualità per lo street food. Ecco il dettaglio di tutti i provvedimenti.

Palazzo delle Aquile
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PALERMO – La tassa di soggiorno, manutenzioni scolastiche, un sofisticato sistema antincendio al mercato ortofrutticolo, gli open data e l’anagrafe digitale, una convenzione con l’università telematica Pegaso, l’avvio di un percorso per far attribuire un marchio ufficiale allo street food palermitano: sono questi gli argomenti toccati dalle ultime delibere approvate dalla giunta Orlando e affisse sull’albo pretorio.

L’amministrazione predispone la prima bozza regolamentare sulla tassa di soggiorno, che costerà 50 centesimi a notte per alberghi e bed&breakfast a una stella, ostelli e campeggi; 1 euro per alberghi, alberghi residenziali e bed&breakfast a due stelle, case per ferie e affittacamere; 1,50 euro per alberghi, bed&breakfast, alberghi residenziali a tre stelle e residence; 2 euro per alberghi e alberghi residenziali a quattro stelle, 3 euro per alberghi a cinque stelle e 4 euro per alberghi a cinque stelle di lusso. Due gli stanziamenti, entrambi da 500 mila euro: uno per interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria nelle scuole (sarà l’Ufficio Manutenzioni a stabilire le priorità) e l’altro per realizzare un impianto di segnalazione e protezione antincendio al mercato ortofrutticolo, composto da due pompe di servizio, un’elettropompa, tubazioni, un box prefabbricato, tre serbatoi per l’acqua, 39 bocche antincendio e 117 dissuasori. Il progetto è inserito nel Piano Triennale Opere Pubbliche.

L’amministrazione redige le linee guida per le attività open data con l’obiettivo, visto il buon successo dell’apposita sezione creata sul sito istituzionale (che ha contato finora oltre cinquemila download), di estendere la possibilità di accesso dei cittadini ai dati sensibili dell’amministrazione anche in altri settori, come i bandi di gara, gli organi di governo, la viabilità cittadina, notizie e scadenze. Sulla scia di questo potenziamento del processo di digitalizzazione viene prolungato fino al dicembre 2014 il periodo di sperimentazione dei certificati anagrafici e di stato civile col timbro digitale, che già adesso consente ai palermitani di ottenere online certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, stato di famiglia e residenza semplicemente collegandosi sul portale del Comune. A questi viene aggiunto il certificato cumulativo contestuale per uso matrimonio o per altri usi. I certificati anagrafici in carta libera costeranno un centesimo in meno, quelli con marca da bollo sette centesimi in più (da 0,63 a 0,70 euro), quelli di stato civile saranno adesso gratuiti (invece di costare cinque centesimi).

L’amministrazione, infine, elargisce 4 mila euro al Consiglio nazionale dei Chimici incaricandolo di analizzare il cibo da strada palermitano. Il consiglio, infatti, è l’unico organo deputato a stabilire le caratteristiche dello street food riconoscendogli il marchio di Specialità Tradizionale Garantita (Stg). Quando il nostro “pane ca’ meusa” otterrà questo marchio di qualità potrà dotarsi del city brand “Panormus”.

LE REAZIONI
“Quello che può apparire come un mero procedimento tecnico – spiega l’assessore Giusto Catania sugli Open data – è invece un importante passo avanti per la costruzione e la razionalizzazione di un modello di governo trasparente e partecipato. Gli Open data permettono infatti, stimolandola, la libera circolazione delle informazioni, la condivisione e la collaborazione fra i cittadini, non solo fra gli addetti ai lavori”. “E’ molto importante – sottolinea il Sindaco – che questo processo sia nato e si svilupperà come un processo partecipato, che ha già visto e sempre più vedrà coinvolti esperti del settore che a titolo gratuito stanno collaborando alla costruzione di un importante percorso formativo interno all’Amministrazione. E’, in sintesi un’applicazione pratica del modello partecipato che stiamo applicando a diversi temi e settori dell’Amministrazione, in questo ancora più importante perché, per sua natura, è un percorso che produrrà effetti riproducibili in altri contesti”.

 


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