PALERMO – Abusivismo, gazebo e autorizzazioni del suolo pubblico: questi i temi discussi in occasione della tavola rotonda che si è tenuta stamattina presso Palazzo Nuccio. Promosso dal deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli per attuare un confronto con i rappresentanti della categoria e aprire un dialogo distensivo. L’incontro, moderato da Mario Caminita, ha visto numerosi interventi, tra i quali quello di Bruno Marziano, presidente della Commissione alle Attività Produttive della Regione siciliana e di Paolo Caracausi, presidente alle Attività Produttive del Comune di Palermo.
Tema caldo quello della gestione del suolo pubblico, che rischia di strozzare centinaia di attività commerciali e locali notturni a Palermo. A una settimana dal provvedimento che ha spento le luci sulla movida palermitana attraverso la chiusura di dieci giorni – cinque ad aprile e cinque a maggio – per tre locali di piazza Rivoluzione (Qvivi, Zammù e London Pub) e di quindici per il Cavù, Ferrandelli ha voluto sottolineare come “ciò che sta accadendo in queste giornate sia davvero preoccupante. In assenza di regole e dialogo – dice il deputato dell’Ars – si rischia di mandare a mollo tantissime attività commerciali. Comprendiamo la sanzione, e crediamo anche che sia giusto, ma aggiungere a questa la chiusura per un periodo di quindici giorni significa mettere in ginocchio gli esercenti e non farli riprendere più”.
Nel corso della tavola rotonda, tante le questioni sollevate sul tema dell’abusivismo: dalla sicurezza del centro storico al problema delle piattaforme e della movida delle zone balneari. Una coperta già corta, invece, quella sul problema “gazebo” ma che negli ultimi giorni sembra esserlo ancora di più, in attesa dell’accettazione della proroga di sei mesi da parte del consiglio comunale. Intanto la “commissione alle Attività Produttive – dice Paolo Caracausi – si è interessata all’unanimità al problema, mettendosi al fianco degli esercenti. Una città come la nostra, già minata da innumerevoli problemi, non può fare a meno delle risorse che arrivano dalle attività commerciali”.
Caracausi ha voluto però far presente che il sindaco Leoluca Orlando si è mostrato sensibile sulla questione gazebo e ha spinto la Commissione alle Attività Produttive ad andare avanti. A parlare, invece, di validità degli atti amministrativi e legittimità del sistema normativo, il presidente Bruno Marziano.
“La mia idea è che si deve fissare un percorso per permettere di rispettare le regole. Va definito il modo in cui si ingloba una parte fondamentale dell’abusivismo e fare una distinzione tra chi lo è per necessità e chi per scelta”. E a proposito della candidatura del capoluogo siciliano a capitale europea della cultura, Marziano ha aggiunto “in una città come la nostra, credo che lavorare per far diventare Palermo ‘normale’ sia già una grande conquista”.