Teatri Bellini e Stabile, Rota: | “Basta con le polemiche sterili” - Live Sicilia

Teatri Bellini e Stabile, Rota: | “Basta con le polemiche sterili”

La Cgil ha presenta il report sulla complessa vicenda dei teatri. Secondo l’organizzazione sindacale sarebbe rischioso chiedere adesso le dimissioni del Consiglio.

La conferenza stampa
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CATANIA. La colpa è tutta della politica. E’ questa la considerazione della Cgil in merito alle immani difficoltà attraversate dai teatri catanesi. Il segretario generale della Camera del lavoro Giacomo Rota, il segretario generale della Slc Cgil Davide Foti e il segretario confederale Cgil, Giovanni Pistorio, quest’oggi alla Camera del Lavoro, hanno presentato nel corso di una conferenza stampa, un corposo dossier contenente i dati e un’attenta analisi sulla spinosa vicenda dei teatri “Stabile” e “Bellini”. “I tagli – ha dichiarato Rota – che hanno colpito i teatri sono stati pesantissimi. Attendiamo con fiducia l’azione del governo Regionale, dell’assessore Li Calzi e del sindaco Bianco. Speriamo sia la volta buona”. Ma in merito alla polemica che di recente ha travolto la dirigenza del Teatro Stabile, la Cgil butta acqua sul fuoco. “Abbiamo registrato – prosegue Rota – una polemica sterile sul Teatro Stabile. Consiglieri comunali contro altri consiglieri: davvero una brutta vicenda. Chiediamo facciano tutti un passo indietro e la smettano con questi inutili protagonismi su problemi seri. Lavoriamo insieme per risolvere la questione dei teatri: questo è il nostro appello. La colpa è soprattutto – affonda Rota – della politica che negli anni ha sempre voluto metterci le mani nei teatri. Ci tengo a sottolineare che i lavoratori dello Stabile così non percepiscono lo stipendio da febbraio, è un fatto grave”.

Il Teatro Stabile, dal 2008 al 2014 avrebbe registrato un taglio netto dei finanziamenti provenienti dalla regione, dal Ministero ed dagli enti locali, pari al 47%. “Siamo riusciti – afferma il segretario generale della Slc Cgil, Davide Foti – a concordare un margine di recupero quanto meno per recuperare i soldi destinati agli stipendi che i lavoratori non percepiscono ormai da febbraio. Le famiglie sono in una difficoltà incredibile”. Foti precisa poi quanti fondi la Regione abbia tolto agli enti destinati alla cultura. “Tutti i teatri siciliani sono indebitati. A dirlo è stato lo stesso assessore LI Calzi. Per quanto riguarda il “Bellini”, che peraltro non ha accesso a nulla, l’ultima finanziaria non basta neanche per gli stipendi”.

E Rota ritorna a parlare dello Stabile: “E’ profondamente scorretto – dice – tagliare i fondi quando la stagione è già in corso. La programmazione culturale ha bisogno di sicurezza economica. I nostri teatri sono fonte di richiamo da tutta la Sicilia. Rappresentano un vanto dal valore immenso: Il Bellini ha un coro ed un’orchestra che tutto il mondo ci invidia. Chiediamo al sindaco Bianco, – spiega – che ha sempre mostrato un vivo interesse verso la cultura, di mettersi a capo di un movimento che tuteli i Teatri di questa città”.

Le accuse nei confronti dei vertici del teatro sono inizialmente partite da alcuni lavoratori iscritti alle sigle CISL, UGL, SNALV e CONFSA: Fichera, Auteri, Cardaci e Santonocito. Da allora è stato un susseguirsi di eventi, per ultimo la sfiducia sfumata al presidente del CdA, Nino Milazzo in Consiglio Comunale. “ Anche la richiesta – afferma Rota – avanzata dal Consiglio per le dimissioni di Milazzo mi sembra sia un chiaro esempio di polemica sterile che non serve a nessuno. Non so da parte di quali lavoratori sia partita la polemica, non abbiamo il monopolio, ma non certamente da parte nostra. Se si dimette il Consiglio del Teatro Stabile non sarà possibile chiudere il bilancio e le conseguenze per l’intero ente saranno drammatiche. C’è la pelle dei lavoratori di mezzo”.

La Cgil smentisce inoltre di avere preso le difese di Milazzo, “Noi attraverso la nostra nota non abbiamo preso le parti di nessuno, e non escludiamo che lui o il direttore Dipasquale abbiano eventuali colpe, ma non sta a noi stabilirlo. E’ un problema di cui deve occuparsi la magistratura eventualmente. Se i consiglieri sono in possesso di carte di rilievo penale, così come lasciano presagire, le mandino immediatamente alla Procura – sottolinea.” Rota inoltre ritiene sia incauto commentare il bilancio d’esercizio dell’ente, “ Io il bilancio non l’ho visto e non voglio commentarlo. Ribadisco: preferiamo agire con buon senso e spirito di servizio, ragion per cui respingiamo al mittente ogni tentativo di strumentalizzazione. Se ci sono state irregolarità nella gestione – dichiara infine il segretario generale della Camera del lavoro Giacomo Rota – di certo la Cgil sarà la prima a pretendere chiarimenti”.

Pistorio infine insiste nel sottolineare quanto la spesa destinata alla cultura, possa fare da volano per la ripresa economica. “Complessivamente la politica deve avere un’idea chiara sulla quale fondare lo sviluppo di un territorio. Attraverso la cultura, per esempio, si può determinare la ripresa economica, perché incide sul Pil. Basti pensare che In Italia, il turismo vale l’11% del Pil. Ecco perhè sosteniamo che favorire il turismo, come quello culturale per esempio, dovrebbe essere – conclude il il segretario confederale Cgil, Giovanni Pistorio – una prerogativa. Potremmo vivere solo di quello”.


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