AGRIGENTO – Sono stati il suocero e il cognato, secondo la Squadra Mobile di Agrigento, a cercare di uccidere, lo scorso 30 settembre, il bracciante agricolo Epifanio Cammarata, 33 anni, di Palma di Montechiaro (Ag). In esecuzione di un provvedimento, richiesto dai pm Carlo Cinque e Alessandro Macaluso e firmato dal gip Stefano Zammuto, i poliziotti, stanotte, hanno arrestato Giuseppe Bracco, 30 anni, che è il cognato della vittima, e Luigi Bracco, 59 anni, padre di Giuseppe nonché suocero di Cammarata. I dettagli dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa in Questura. Secondo la Mobile e la Procura di Agrigento, ad esplodere i tre colpi contro il bracciante agricolo sarebbe stato Giuseppe Bracco, mentre il padre, Luigi, armato, ha assistito al tentativo di omicidio avvenuto in contrada Ciccobriglio. Cognato e suocero, stando alle ricostruzioni investigative, avrebbero avuto, da tempo, rancori e contrasti, per futili motivi, con il trentatreenne e la mattina del 30 settembre vi sarebbe stato l’ennesimo litigio. I poliziotti hanno acquisito, grazie anche a numerose testimonianze raccolte, elementi di prova. Non ci sono, invece, elementi per contestare ai due anche l’agguato che Cammarata aveva subito due mesi prima. Padre e figlio sono stati portati nel carcere Petrusa di Agrigento.
(Ansa)