Tentò l'estorsione allo chef Giunta| I suoi agnelli a Biagio Conte - Live Sicilia

Tentò l’estorsione allo chef Giunta| I suoi agnelli a Biagio Conte

Antonino Ciresi finì in manette ad aprile nell'ambito delle indagini sull'estorsione allo che Natale Giunta. Denunciato nell'operazione Alexander, tutti i suoi beni finirono sotto sequestro.

operazione alexander
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PALERMO – Gli agnelli della mafia saranno destinati ai poveri. Quelli della Ovinsicula in particolare, riconducibile ad uno degli estorsori dello chef Natale Giunta. Si tratta di Antonino Ciresi, reggente della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio e finito in manette lo scorso aprile.

L’azienda era finita sotto sequestro la scorsa estate, quando i carabinieri del nucleo Investigativo, nell’ambito dell’operazione “Alexander”, avevano dato esecuzione a ventisei fermi  nei confronti di capi e gregari dei mandamenti di Porta Nuova e di Brancaccio.

Il maxi provvedimento aveva colpito beni mobili e immobili, e fra questi la grossa azienda di macellazione di Ciresi. La Ovinsicula, il cui valore complessivo supera i quaranta milioni di euro, è leader nella macellazione e vendita di carne all’ingrosso. Nel patrimonio aziendale, rientrano gli uffici amministrativi di Via Gallo a Palermo, un’ unità operativa in via Stazzone, sempre nel capoluogo, e un’altra a Mezzojuso.

Inoltre, gli inquirenti hanno accertato che alla Ovinsicula appartiene un immobile che si trova a San Gavino Monreale, in Sardegna. Ma è l’area di Mezzojuso dove si trovano i cinquantacinque dipendenti che si occupano di allevamento,  macellazione e  successiva vendita all’ingrosso di ovini, suini e bovini.

Oggi, su disposizione del Tribunale e della Procura di Palermo, sono stati donati in beneficenza alla missione Speranza e Carità di Biagio Conte degli agnelli privi del certificato identificativo e destinati alla macellazione abusiva ed al consumo umano come attestato dai veterinari dell’Asp 6 di Palermo.

Peraltro, con il sequestro si è assicurata la continuità aziendale della società e l’amministrazione giudiziaria ha scongiurato il licenziamento dei 55 dipendenti della sede di Mezzojuso.

l’azienda di macellazione e vendita di carne all’ingrosso, denominata “Ovinsicula”, nel cui patrimonio aziendale, rientrano gli uffici amministrativi di Via Gallo 46 a Palermo, un unità operativa in via Stazzone sempre a Palermo, una seconda unità operativa che si trova a Mezzojuso ed un immobile ubicato nel comune di San Gavino Monreale, in Sardegna. In particolare, l’area di Mezzojuso, che può contare su una forza lavoro di 55 dipendenti, è una delle più grandi presenti sul territorio siciliano, costituita da un complesso aziendale che si occupa dell’allevamento,  macellazione e  successiva vendita all’ingrosso di ovini, suini e bovini. L’azienda, riconducibile ad Antonino Ciresi, arrestato nel mese del aprile del 2013, poiché ritenuto responsabile dell’estorsione allo chef Natale Giunta, nonché denunciato nell’ambito dell’operazione Alexander, poiché ritenuto reggente della famiglia mafiosa di  Borgo Vecchio, ha un valore di circa 30 milioni di euro. Seppur fittiziamente intestata a terze persone, è stato lo stesso boss nel corso dei colloqui in carcere con i familiari, a svelare il fatto che proprio lui ne fosse il reale proprietario. Difatti dopo aver detto al figlio di riferire ai soci di avere cura dell’azienda e di metterlo a conoscenza dei ricavi (Ciresi:…allora… digli al signor Ania a tutti e due i soci di stare attenti allo “stazzone”… di stare attenti allo stazzone”…/… “… poi un’altra cosa, gli dici a Paoluzzu e a tutti… nei conti e nei discorsi voglio assistere io me l’ha detto mio padre, tutta la fiducia ce l’hai sempre tu Paoluzzu però mio padre vuole che io le cose li devo sapere …”), faceva raccomandazioni affinché, in caso di controlli, nessuno  rivelasse il suo reale ruolo (Ciresi:… “… si merita questo… perché è intestato a lui sennò … inc. … ah! Poi digli che se lo chiamano io socio non ci sono perché nel mandato di cattura c’è messo che io sono socio… mio padre dichiarazioni non ne ha fatto, perciò lui quando viene chiamato ma quali soci… veniva a leggersi il giornale, ogni tanto vendeva qualche vitello… – See more at: http://www.monrealepress.it/mp-operazione-alexander-sequestri-per-40-milioni-di-euro-1380.asp#sthash.nAq6MxsL.dpufOggi, su disposizione del Tribunale e della Procura di Palermo, sono stati donati in beneficenza alla missione Speranza e Carita’ di Biagio Conte degli agnelli privi del certificato identificativo e destinati alla macellazione abusiva ed al consumo umano come attestato dai veterinari dell’Asp 6 di Palermo. Peraltro, con il sequestro si e’ assicurata la continuita’ aziendale della societa’ e l’amministrazione giudiziaria ha scongiurato il licenziamento dei 55 dipendenti della sede di Mezzojuso.

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