CATANIA. E’ stata, quella di ieri, una domenica dai telefonini roventi sull’asse Pd-5Stelle. Tra vertici interni annunciati, poi smentiti, infine solo rinviati. Sul piatto quella candidatura a sindaco di Catania che proprio ieri avrebbe dovuto portare ad un’accelerazione: anzi, ad un certo punto – da più fonti contattate da LiveSicilia – pareva che il cerchio stesse per chiudersi sul nome di Emiliano Abramo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio.
Abramo, fu candidato alla carica di primo cittadino già cinque anni anni fa con la lista civica “E’ Catania”.
Tutto rinviato
Ma, si diceva, della giornata di ieri nella quale si sarebbe dovuto discutere della ridda di nomi sul piatto sul fronte Pd-M5Stelle e tentare di arrivare ad una sintesi finale. La domenica si è conclusa senza alcun incontro ufficiale e senza una data per definire nomi e tempi di uscita delle candidature.
Ed in un rimbalzo di attese e di palla buttata dall’altra parte del campo, il punto è capire chi debba fare la prima mossa e lanciare quello che, ad oggi, resta il nome più in pole position di tutti: quello, appunto, di Abramo.
Una settimana decisiva?
Quello che resta è, allora, un clima ancora di tensione proprio quando pareva che tutto fosse ormai in dirittura d’arrivo. Inizio settimana, tuttavia, decisivo: incontri ufficiali o no, appare chiaro a tutti che per sbloccare questo improvviso stato di impasse basta solo una telefonata. Quella tra il segretario regionale Dem, Anthony Barbagallo, ed il riferimento regionale Nuccio Di Paola.
Difficile immaginare uno strappo. Difficile anche immaginare che qualunque sia il nome, possa comunque trovare un plebiscito di entusiasmo all’interno dei due fronti. Ma è difficile anche immaginare troppe manfrine ad ormai poche settimane dal voto.