Tram per via Roma e lo Zen| Via Libertà pedonalizzata - Live Sicilia

Tram per via Roma e lo Zen| Via Libertà pedonalizzata

Tante le novità annunciate in conferenza stampa per la presentazione dello schema di massima del nuovo Prg: verde, autostrade del mare, metropolitana, tram, tangenziale e emergenza abitativa.

il nuovo prg di palermo
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PALERMO – Nuove linee di tram a induzione magnetica (e quindi senza pali elettrificati) e, nelle zone pedonali, addirittura senza barriere laterali. E’ questa la nuova sfida per il comune di Palermo, al lavoro per redigere il nuovo Piano regolatore generale denominato “Palermo 2025”. L’ultimo è datato 1997 e il nuovo procede spedito: approvate nel 2013 le linee guida, giovedì sera la giunta ha dato disco verde allo schema di massima che adesso andrà in consiglio comunale. Poi sarà la volta del Piano vero e proprio che, tra redazione, osservazioni, approvazione in consiglio e poi in Regione, richiederà almeno tre anni.

Le novità però ci sono già e sono tante: dalla scelta di non consumare nuovo suolo (almeno per quanto possibile) alla mobilità dolce, finanziata dall’Ue, passando per un nuovo ponte sul fiume Oreto, piste ciclabili e nuove scuole, recupero del verde e dell’acqua. Lo schema di massima prevede 210 nuove aule scolastiche, 29 chilometri di nuove linee di tram, 145 chilometri di piste ciclabili, 1.100 ettari di verde, oltre al recupero di 3 mila alloggi da recuperare per l’emergenza abitativa e il social housing.

“Palermo 2025 sarà il Piano regolatore che disegnerà la Palermo del futuro, una città che si ispira alla filosofia delle green way, cioè le linee della mobilità sostenibile, del recupero del patrimonio edilizio esistente, del recupero e della valorizzazione delle tante aree verdi della città, e alla filosofia delle blue way con la rinascita e riscoperta della costa, il suo recupero, la depurazione del mare e la costruzione di vie d’acqua per la mobilità. Palermo 2025 propone un modello di sviluppo sostenibile che prende le mosse da pochi ma significativi obiettivi: valorizzazione dell’ ambiente naturale, zero uso di nuovo suolo, rigenerazione urbana, potenziamento della qualità dei servizi, incremento della mobilità sostenibile e dolce, miglioramento delle accessibilità. Palermo deve essere attrattiva per i turisti, ma anche per gli imprenditori: è impensabile che una nuova griffe non possa aprire un punto vendita più grandi di 200 metri quadrati in centro”.

“Il piano – ha spiegato l’assessore Giuseppe Gini – parte da una rivoluzione culturale: non è più il piano delle cubature ma il piano della vivibilità e dei servizi, il piano che non consuma nuovo suolo; un piano che, anche quando descrive le esigenze di alloggi o di nuove aule scolastiche, non parla di nuove costruzioni ma del recupero e della rimodulazione del patrimonio edilizio già esistente”.

TRAM, NUOVE LINEE Al netto delle tre linee quasi completate e della quarta aggiunta a tavolino, che collegherà corso Calatafimi a Notarbartolo sfruttando la 2 e la 3B, il Comune pensa ad ulteriori tre linee. L’Ue, del resto, è stata chiara: nella prossima programmazione europea verrà incentivata la mobilità dolce, quindi il tram, rispetto ad altre opere come le metropolitane. L’idea è quella di unire la Stazione centrale, e quindi la linea 1, con Notarbartolo passando dalla Cala e quindi dal mare. Poi la Stazione centrale a Mondello, passando da via Roma, via Libertà con la chiusura della carreggiata centrale, viale Strasburgo e Zen. Infine corso Calatafimi con Orleans, passando per via Lodato, un nuovo ponte sull’Oreto all’altezza del cimitero e di piazza Costellazione, fino a Falsomiele e quindi Bonagia. Il tram sarà a induzione magnetica, quindi senza pali, ma alimentato tramite batterie e, nei punti in cui attraversa zone pedonali, anche senza barriere.

METROPOLITANA AUTOMATICA LEGGERA Il Comune porterà avanti il progetto, da Oreto a Mondello, nella speranza che l’Ue finanzi sia questo che il completamento del tram. Il collegamento a Mondello sarebbe quindi doppio (Mal-tram), con la differenza che per il primo i tempi di realizzazione sono molto più lunghi ma consentiranno fermate più ravvicinate e tempi di percorrenza più brevi.

VIA LIBERTA’ PEDONALIZZATA Per far passare il tram da via Libertà, l’intenzione è quella di chiudere la corsia centrale dal Politeama a piazza Croci con un allargamento dei marciapiedi, facendo passare in pratica solo il tram senza barriere. Le corsie laterali servirebbero per il parcheggio a spina e la circolazione dell auto.

AUTOSTRADA DEL MARE Confermata l’idea di un collegamento marittimo che da Sferracavallo tocchi Mondello, il porto centrale, Acquasanta e Bandita e che, nelle intenzioni dell’Amat, dovrebbe arrivare fino a Terrasini e quindi a Punta Raisi.

VIALE REGIONE SICILIANA Serviranno 200 milioni di euro per completare la circonvallazione, con l’eliminazione di tutti gli incroci e i semafori. Sono previsti 7 sovrappassi e la rotonda di via Perpignano. Secondo alcuni studi, solo il 10% del traffico di viale Regione è costituito da chi usa la città come attraversamento dell’asse Messina-Trapani: il resto è traffico interno. L’obiettivo è quindi quello di decongestionare, potenziando anche la mobilità dolce. “In questo modo viale Regione non sarà più un elemento di divisione, ma di unione”, ha detto Gini.

NUOVA TANGENZIALE Il Comune non ha intenzione di realizzare la tangenziale a cui invece lavorano ancora Regione e Anas. Venuto meno il centro direzionale di fondo Luparello, che dovrebbe spostarsi vicino Notarbartolo, non sarebbe così necessaria la nuova tangenziale. L’Anas va però avanti, anche se dal Comune è arrivato un chiaro segnale: la Vas non potrà non tenere conto del nuovo Prg del Comune, che verrà approvato prima della progettazione dell’opera faraonica. “Faremo di tutto per bloccare questo progetto”, ha assicurato Orlando. “Considerando costi e benefici – ha aggiunto Alberto Mangano, presidente della commissione Urbanistica – non conviene spendere 1 miliardo per la tangenziale, quando con 200 milioni si completa viale Regione”.

CASE PER L’EMERGENZA ABITATIVA Tremila alloggi da ricavare attraverso il recupero dell’esistente, tra cui annoverare anche le caserme in disuso. Il Piano prevede 3mila alloggi, di cui una metà per housing sociale e l’altra per l’emergenza alloggiativa.

ROTONDA VIA ORETO All’inizio della circonvallazione verrà costruita una rotonda sopraelevata, visto che sotto passerà la Mal che ha a monte la stazione.

SCUOLE Il fabbisogno cittadino è di 210 aule scolastiche, calcolato dagli uffici comunali in base alla dismissione degli affitti. “L’idea è quella di avere scuole di ogni ordine e grado nello stesso posto, così da limitare gli spostamenti”, ha precisato Gini.

VERDE Saranno creati nuovi parchi, rivalutando il verde esistente: 11mila ettari, tra cui anche fondo Luparello. Il Comune ha predisposto anche il piano geologico e quello agroforestale.

PISTE CICLABILI Saranno 45 i chilometri in più, da realizzare preferibilmente accanto alle altre infrastrutture di mobilità dolce. Le due ruote potranno percorrere anche il ponte sull’Oreto che collegherà il Policlinico a Falsomiele.

LOGO Il logo del nuovo Prg presenta l’Oreto e la circonvallazione, oltre agli storici corso Vittorio Emanuele e via Maqueda. “E’ blu e verde proprio perché segue la nostra idea di recupero e valorizzazione. Recupereremo la costa, specie quella Sud, e attueremo opere di decongestione delle borgate marinare”, ha detto l’assessore.

“Siamo coscienti – ha detto il vice sindaco ed assessore alle infrastrutture Emilio Arcuri – che l’obiettivo che ci prefigiamo è un obiettivo che a Palermo può sembrare eccezionale mentre altrove è la normalità: convogliare a depurazione la quasi totalità, se non la totalità di tutte le acque reflue. Un obiettivo che si basa sui grandi cantieri già in corso o che si apriranno nel 2016, restituendo la qualità del mare, eliminando gli scarichi attuali e determinando la potenziale balneabilità di tutta la costa”.

Per il presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano “la proposta coerente con le direttive del Piano approvate, con una serie di emendamenti migliorativi, dal Consiglio Comunale. Lo schema di massima contiene il sistema dei vincoli e le invarianti che determineranno l’assetto definitivo del Piano. Dalla sua attuazione la città ne avrà enormi benefici in termini di qualità urbana, dell’ambiente e del benessere dei cittadini. Il sistema del verde, nelle varie accezioni, le infrastrutture del trasporto pubblico, il sistema dei servizi e la rigenerazione delle aree dismesse, insieme al catalogo dei beni pubblici inutilizzati da recuperare, costituiscono l’ossatura portante del nuovo Piano. E’ confermata la scelta di fermare il consumo di altro suolo e non prevedere la “tangenziale” su cui la Regione e l’Anas continuano a lavorare sperperando denaro pubblico per un’opera inutile e dannosa. E’ arrivato il momento di notificare a questi Enti la scelta dell’Amministrazione, ribadendo la competenza esclusiva dell’Ente Locale nella pianificazione del proprio territorio”.

 


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