Trantino placa le tensioni: dialogo con i capigruppo

Trantino placa le tensioni: dialogo con i capigruppo della maggioranza

La governance delle partecipate sarà affrontata con i leader dei partiti

CATANIA – Un confronto franco. E un clima sereno (o quasi). Pare essere questo l’esito dell’incontro avvenuto ieri tra i capigruppo della maggioranza e il sindaco di Enrico Trantino. Una riunione informale pensata per rimettere assieme i cocci di una settimana al cardiopalma. Lo scontro istituzionale esploso tra i vertici della commissione Partecipate e Giacomo Bellavia, presidente di Amts, l’azienda comunale che si occupa di trasporto e sosta all’interno del capoluogo metropolitano, ha infatti scatenato una sassaiola dalle traiettorie pericolose anche per l’Amministrazione. 

La nota rovente

Sono state, soprattutto, le parole del consigliere azzurro Riccardo Pellegrino – che ha invocato l’intervento della procura della Repubblica per vigilare sulla liceità dei due bandi che prevedono l’assunzione di 39 nuovi lavoratori in Amts – a far saltare i nervi. Nel mezzo, il caso della nota scritta a difesa di Giacomo Bellavia: emessa dai consiglieri dei due gruppi meloniani (FdI e Trantino sindaco), ma senza la firma di Daniele Bottino, capogruppo del partito della premier.

“Il metodo Anastasi”

L’incontro di ieri, promosso dal presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi su impulso di Prima l’Italia, e accettato con garbo istituzionale dal primo cittadino, è servito per mettere un freno alle schermaglie e aprire il confronto. A distendere il clima ci ha pensato preventivamente il capogruppo di Forza Italia, Piermaria Capuana, che con una nota stampa rilasciata a poche ore dalla riunione, ha sì stigmatizzato la postura del compagno di partito Riccardo Pellegrino, ma anche sollecitato, allo stesso tempo, una “riflessione di ampio respiro” sui futuri assetti delle partecipate comunali.

Il nodo partecipate

Ed è quello, infatti, il vero oggetto del contendere: la nomina dei nuovi vertici aziendali. Un dossier complicato che – secondo quanto trapelato dalla riunione di ieri – Trantino affronterà direttamente con i leader dei partiti che compongono la maggioranza. Tutti i nodi potrebbero essere sciolti già a gennaio. Un impegno di metodo – a quanto pare – apprezzato all’unanimità dei capigruppo. 

L’incontro di ieri sembra, dunque, aver rinsaldato i vincoli di lealtà all’interno della maggioranza in vista dell’attuazione del programma elettorale. Enrico Trantino è stato accompagnato dal capo di gabinetto, Giuseppe Ferraro. I presenti: Daniele Bottino (FdI), Piermaria Capuana (FI), Giuseppe Musumeci (PlI), Serena Spoto (vice capogruppo degli autonomisti), Maurizio Mirenda (Nuova Dc) e – ovviamente – il presidente Anastasi. 

Il consiglio straordinario

Il dibattito sullo stato di salute delle partecipate catanesi e sul metodo per definire le rispettive governance sarà affidato a un consiglio straordinario ancora da calendarizzare. La richiesta di convocazione, già protocollata ufficialmente, arriva dai consiglieri d’opposizione, ma anche da almeno due consiglieri del centrodestra. Regolamento alla mano, infatti, non bastano le sole sei firme dei consiglieri progressisti per dare validità alla domanda.

Il congresso dei meloniani

I bisticci all’interno del gruppo di Fratelli d’Italia saranno affrontati con molta probabilità nel doppio congresso – provinciale e comunale – che sarà celebrato sabato prossimo al centro fieristico Le Ciminiere di Catania. Intanto, da quanto risulta, i dirigenti del partito di Meloni starebbero lavorando affinché i neo coordinatori siano eletti per acclamazione. 


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