Trapani, lo scandalo dei referti istologici: indagati otto medici

Trapani, lo scandalo dei referti istologici: indagati otto medici

L'Asp di Trapani
I ritardi nella consegna degli esami per diagnosticare i tumori

Otto medici dell’Asp di Trapani sono indagati nell’inchiesta sui ritardi nella consegna dei referti istologici. La Procura trapanese ha chiesto che venga disposto un incidente probatorio per accertare se i ritardi abbiano contribuito ad aggravare le condizioni di salute di dieci pazienti o, nella peggiore delle ipotesi, ne abbia provocato la morte.

Richiesta incidente probatorio

Spetta al giudice per le indagini preliminari stabilire se sia necessario proseguire con l’incidente probatorio, uno strumento del processo che consente l’acquisizione anticipata di prove nella fase delle indagini preliminari quando c’è il rischio che le stesse prove possano perdersi o deteriorarsi prima del dibattimento.

L’indagine, inizialmente aperta a Marsala, è passata per competenza territoriale a Trapani dove il pubblico ministero Francesca Trainito ipotizza nei confronti dei medici i reati di omicidio colposo e lesioni personali.

La denuncia di una donna

Il tardivo referto degli esami istologici potrebbe avere complicato il percorso sanitario dei pazienti avviando tardivamente le cure. Lo scandalo è venuto a galla nei mesi scorsi grazie alla denuncia di una donna di Mazara del Vallo che ha scoperto di avere un tumore al quarto stadio solo dopo otto mesi dall’esame.

Il suo è solo uno dei 3.300 referti rimasti bloccati per mesi, di cui 352 esitati quando – ed è su questo che indagano i carabinieri del Nas – era ormai troppo troppo tardi.

Assieme alla richiesta di incidente probatorio la Procura ha dovuto notificare un avviso di garanzia agli otto medici affinché possano nominare degli avvocati di fiducia o dei periti di parte qualora il Gip desse il via libera.

Trapani, medici indagati e interrogativi

L’inchiesta punta ad accertare anche cosa abbia causato i ritardi, se ci siano responsabilità dei singoli medici o se le disfunzioni siano state provocate dall’organizzazione generale del sistema. La vicenda ha già portato, lo scorso maggio, alle dimissioni del manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, che era stato sospeso dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Dopo la denuncia dall’insegnante Maria Cristina Gallo si è capito che il suo non era un caso isolato.


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