Trasferimenti negli asili comunali| Cgil: "Così si rischia il caos" - Live Sicilia

Trasferimenti negli asili comunali| Cgil: “Così si rischia il caos”

Il sindacato all'attacco dell'amministrazione: "Subito un tavolo tecnico".

PALERMO – Trentasei trasferimenti tra insegnanti, cuochi e operatori alla vigilia della riapertura degli asili nido di Palermo scatenano il caos al comune di Palermo. Palazzo delle Aquile ha infatti comunicato ai sindacati di aver disposto una rotazione del personale nelle scuole per l’infanzia per migliorare il servizio, ma la Cgil scende in campo chiedendo la convocazione di un tavolo tecnico urgente.

“In questa calda estate – dice Paola Caselli della Fp Cgil – in quelli che dovrebbero essere momenti di riposo e recupero per affrontare con la giusta serenità l’impegno per il nuovo anno scolastico, gli uffici dell’amministrazione comunale propongono una riorganizzazione dell’organico negli asili nido finalizzata, ci dicevano, a una migliore distribuzione del personale per offrire ai bambini della città di Palermo un servizio di qualità sempre più efficace ed efficiente. Al contrario emerge una sequenza di provvedimenti che avrebbero come solo risultato il caos dell’intero sistema”.

Per il sindacato, infatti, i trasferimenti alla vigilia dell’apertura dei plessi e a pochi giorni dal ritorno dei bambini provocherebbero un’interruzione del lavoro di preparazione sin qui compiuto, facendo venire meno il rapporto fra gli educatori e i piccoli alunni e vanificando il lavoro dei collettivi. “A questi trasferimenti che non migliorano in alcun modo la qualità dei servizi per i bambini della città, la Fp Cgil dice no chiedendo con estrema urgenza la predisposizione di un tavolo tecnico per la risoluzione delle problematiche connesse al mondo della scuola, come peraltro già più volte sollecitato da questa organizzazione sindacale”.

“Le scelte dell’ufficio non sono di tipo punitivo, ma c’è una logica di riorganizzazione che deve essere finalizzata alla funzionalità dei servizi – dice l’assessore Barbara Evola – stiamo discutendo con i dirigenti e convocheremo un incontro per spiegare meglio l’intento dell’ufficio ed eventualmente accogliere anche eventuali osservazioni dei sindacati. Lo spostamento da una scuola all’altra mi sembra meno gravoso di quello che sta succedendo ad altri insegnanti che sono stati inviati in altre parti d’Italia”.

 

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