E il marito dirigente "aggira" | la legge dell'assessore Chinnici - Live Sicilia

E il marito dirigente “aggira” | la legge dell’assessore Chinnici

Cobas: "Non pubblicata la consulenza all'Asp"
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L’Asp di Siracusa pubblica i nomi e i curricula dei consulenti. Ma ne dimentica uno. Contravvenendo, così, alla legge sulla trasparenza voluta e difesa dall’assessore alle autonomie locali e alla Funzione pubblica Caterina Chinnici. Peccato, però, che quel consulente dell’Asp di Siracusa “assente” nella lista pubblicata sul sito ufficiale, sia proprio il marito dell’assessore Chinnici.
Manlio Averna, come emerge da numerosi organi di stampa, è un “dirigente tecnico dell’Asp di Siracusa”, impegnato, ad esempio, nei lavori riguardanti l’apertura dell’ospedale di Lentini.
Una vicenda paradossale, sollevata dal sindacato dei Cobas Codir, che attacca: “E’ un peccato – scrivono in una nota i segretari generali Dario Matranga e Marcello Minio – che l’Asp di Siracusa, dove il marito dell’assessore Caterina Chinnici (ingegner Manlio Averna) è stato nominato consulente tecnico, non pubblichi nessuno dei dati previsti dalla legge sulla trasparenza per questo consulente”. E il sindacato, per la verità, coinvolge nella vicenda un altro esponente del governo regionale: “Ci aspettiamo, a questo punto, un intervento per ristabilire il rispetto della legge da parte dell’Assessore alla Salute, Massimo Russo, che ha il compito di vigilare  anche sull’Asp di Siracusa”.

“Infine – affondano i Cobas – al fine di verificare se ai nostri giovani siano state date le giuste opportunità di trovare lavoro e la possibilità di dare compimento alle loro ambizioni mettendo a frutto, nella propria terra, intelligenza e talento, chiediamo di conoscere l’eventuale procedura a evidenza pubblica con la quale l’Asp di Siracusa ha proceduto all’assegnazione di tutte le consulenze in corso”.
Insomma, la storia ricorda molto la metafora del “cane che si morde la coda”. L’articolo 12 (Trasparenza e pubblicità degli atti) della legge regionale 5 del 2011 prevede espressamente, infatti, al comma 6: “I soggetti di cui all’articolo 1 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 10 (vale a dire regione, enti locali e società partecipate, ndr) e successive modifiche e integrazioni individuano, nei propri siti web, un’area nella quale sono inseriti il bilancio, la spesa per il personale, la ripartizione del fondo in materia di retribuzione accessoria, il peso degli aggregati di spesa sul totale, i curricula dei soggetti esterni alla pubblica amministrazione che abbiano incarichi di consulenza o di direzione di uffici, di servizi o di dipartimenti”.

Nel puntare il dito contro l’esecutivo, i Cobas ricordano le parole dello stesso assessore Chinnici, nei giorni successivi alla pubblicazione della legge (sulla Gazzetta ufficiale dell’11 aprile 2011): “Una legge importante – diceva l’assessore Caterina Chinnici – che dà la possibilità, a questa Regione, di snellire la burocrazia e semplificare le procedure, con tempi certi e brevi, assicurando trasparenza all’attività della pubblica amministrazione. Sono certa – aggiungeva l’assessore – che ai nostri giovani saranno date delle opportunità di trovare lavoro e la possibilità di dare compimento alle loro ambizioni e di mettere a frutto, nella propria terra, intelligenza e talenti grazie anche a questa legge, che segna un processo di cambiamento”. Ma il cambiamento, probabilmente, non è avvenuto, visto che, ad aggirare la legge fortemente voluta dall’assessore è stata un’azienda sanitaria che vanta, tra i consulenti, proprio il marito dell’assessore.


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