SIRACUSA – “Avendo avuto conoscenza del procedimento penale promosso, tra gli altri, anche a carico del sottoscritto, al fine di assicurare la trasparenza ed il corretto andamento dell’ufficio e delle funzioni connesse all’incarico di direttore generale dell’Asp di Siracusa conferitomi, e pur considerata la mia estraneità ai fatti contestati e l’assoluta legittimità e/o liceità del mio operato nell’esercizio delle mie funzioni dirigenziali, per ogni effetto di legge e di contratto comunico l’immediata autosospensione dalle funzioni e dalla retribuzione di direttore generale dell’Asp di Siracusa a tempo indeterminato, comunque entro e nel rispetto dei limiti e dei termini di cui all’art. 20 L.R. 5/2009, a tutela del buon andamento dell’Ufficio e delle Funzioni connesse all’incarico direttivo nonché della trasparenza ed efficienza della Pubblica Amministrazione“.
Lo si legge in una nota inviata da Alessandro Caltagirone, direttore generale dell’Asp di Siracusa, al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’assessorato regionale della Salute.
Caltagirone è, insieme all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, al centro dell’indagine portata avanti dalla Procura di Palermo su alcuni appalti truccati. Lui, in particolare, avrebbero fatto vincere una gara alla Dussmann Service srl.

