Nel suo consueto spazio all’interno di “Servizio Pubblico”, Marco Travaglio dedica il suo editoriale alla legge elettorale bocciata dalla Corte Costituzionale: “Del maiale non si butta niente – esordisce – invece del Porcellum la Consulta ha buttato quasi tutto”. “Il Parlamento – puntualizza il giornalista – è fuori legge dal 2006, cioè da tre legislature…Ma è stato il Parlamento del 2006 ad eleggere Napolitano con soli voti della sinistra..che non avrebbe avuto senza il premio di maggioranza incostituzionale”.
Come Napolitano, sono incostituzionali anche tre governi e persino la Consulta. “In un paese serio – bacchetta Travaglio – il governo si dimetterebbe: il tempo di ripristinare il Mattarellum e poi tutti al voto. Ora però non si dimette nessuno e diranno che il Governo ha salvato il Paese…nonostante un aumento dei disoccupati e del debito pubblico, con il governo Letta che ha passato sette mesi ad abolire l’Imu…che se Napolitano e i suoi governi smettessero di salvarci, ci sentiremmo un filino meglio”.